Estate 2021: il settore della ristorazione in Italia ha registrato nel complesso incassi per 20 miliardi. Un dato incoraggiante, che si avvicina agli incassi estivi degli anni pre-Covid.
I dati pubblicati dalla Coldiretti inducono all’ottimismo e segnalano, per i tre mesi dell’estate 2021, incassi complessivi di 20 miliardi per le 360mila imprese italiane della ristorazione (ristoranti, bar, pizzerie, trattorie, agriturismi, ecc.). Si tratta di un dato lievemente superiore rispetto all’estate del 2020, e di non molto inferiore rispetto ai numeri dell’estate 2019, quando gli incassi erano stati di 22 miliardi.
Si spera ora di poter avere dei numeri discreti anche per l’autunno e l’inverno, per non ripetere il quadro critico del 2020, anno che – a causa della pandemia e delle regole anti-Covid – ha fatto perdere alla ristorazione italiana 27 miliardi di euro (rispetto ai 74 miliardi incassati nel 2019), con cali del 70% e oltre nei periodi di lockdown e di zone arancioni e rosse, quando i locali lavoravano soltanto attraverso l’asporto e il delivery, e con aiuti e finanziamenti che soltanto in minima parte hanno tamponato l’emergenza.
Dopo le ulteriori difficoltà e chiusure della prima metà del 2021, l’estate è partita bene per il mondo della ristorazione e ha continuato ad andare bene anche dopo l’entrata in vigore dell’obbligo del Green Pass, a partire dal 6 agosto, obbligo che non ha fatto perdere clienti ai locali, sia perché il numero dei vaccinati è in continua crescita sia perché all’aperto (e al bancone) l’obbligo non vale. Nelle prime settimane di obbligo del Green Pass le multe sono state poche, ma è chiaro che con la fine dell’estate e con l’arrivo del freddo non si potrà – per lo più – far accomodare i clienti all’esterno, e quindi diventa sempre più importante – per gli operatori – controllare correttamente che il cliente sia munito di Green Pass.