Pasqua 2021: gli acquisti di prodotti food & beverage da parte delle famiglie italiane in occasione delle festività pasquali sono aumentati del 10% rispetto alla Pasqua del 2020, raggiungendo quota 1,1 miliardi di euro.
La chiusura dei ristoranti e dei bar causa normative anti-Covid si accompagna a un aumento delle vendite di prodotti alimentari in negozi e supermercati: gli italiani, non potendo purtroppo spendere fuori casa per bere e per mangiare, quantomeno spendono un po’ di più per i pranzi e per le cene a casa. La Pasqua 2021, inoltre, rispetto alla Pasqua del 2020, che si svolgeva in pieno lockdown, è stata una Pasqua in zona rossa ma con la possibilità, all’interno della propria regione, di andare a trovare amici e parenti. Secondo i dati pubblicati da Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) sono dunque aumentate quindi le vendite di prodotti agroalimentari in occasione della Pasqua 2021, con una crescita del 10% rispetto alle festività pasquali del 2020, e per un totale di 1,1 miliardi di euro. Resta il problema gravissimo della chiusura dei ristoranti (nel 2019 erano stati undici milioni gli italiani che avevano mangiato al ristorante), ma perlomeno le vendite di cibi e bevande per il consumo casalingo sono andate bene, registrando anche – tra l’altro – una crescita importante nei canali e-commerce: il 25% degli italiani, in occasione delle festività pasquali del 2021, ha acquistato online uno o più prodotti food & beverage.
I cibi per eccellenza della Pasqua italiana si confermano le uova (anche per preparare i dolci e la pasta; ne sono state vendute oltre 300 milioni per la Pasqua 2021) e la carne di agnello. In occasione delle festività pasquali, quest’anno, le famiglie italiane hanno consumato nel complesso 4,5 milioni di chili di carne di agnello, quantità che è pari al 40% dell’intero consumo annuo di carni ovine in Italia.