Campari Group: i dati pubblicati nel 2021, e relativi all’anno 2020, segnalano un impatto importante del Covid, con numeri che tuttavia hanno dimostrato una relativa tenuta anche nell’anno nero della pandemia.
La multinazionale italiana leader nel beverage, che è oggi un Gruppo internazionale con la proprietà di oltre 50 brand, con sede legale in Olanda e sede operativa centrale a Sesto San Giovanni, ha diffuso a febbraio 2021 i dati relativi all’andamento economico nel 2020, anno nel quale – tra l’altro – l’azienda ha continuato a mettere a segno importanti investimenti, come l’acquisizione del 49% dell’e-commerce Tannico.
Le vendite nette di Campari Group nel 2020 hanno raggiunto quota 1,772 miliardi di euro, con un calo del 3,8% rispetto al 2019, e con un utile netto rettificato pari a 202,1 milioni, con una flessione del 24,4% rispetto al 2019. E’ chiaro comunque, che considerato il contesto pandemico dell’anno 2020 e il crollo del canale Horeca, si tratta di risultati relativamente buoni, in un quadro nel quale permangono tuttavia le incertezze sull’evoluzione del Covid.
Il CEO di Campari Group Bob Kunze-Concewitz, a questo proposito, ha spiegato in un comunicato stampa: “la nostra performance complessiva nel 2020 ha evidenziato una forte resilienza del business e solidi trend per le principali combinazioni prodotto-mercato nel canale off-premise, come dimostrato da dati di consumo in crescita a doppia cifra. Durante il 2020, pur continuando ad attuare la nostra strategia di lungo termine, anche tramite m&a, abbiamo aumentato i nostri investimenti per guidare, in particolare, nuove opportunità di consumo domestico. Abbiamo inoltre orientato la nostra organizzazione verso modalità di lavoro più agili e nuove priorità di business. Guardando al 2021, i nostri marchi sono molto in salute e fortemente rilevanti per i consumatori. Le nostre prospettive, tuttavia rimangono caute, principalmente a causa dell’incertezza legata alle restrizioni in corso e ai piani di somministrazione delle vaccinazioni, con conseguente impatto sui tempi di ripresa dei canali on-premise, in tutte le aree geografiche, e Global Travel Retail. Nel frattempo, continueremo a sfruttare gli investimenti digitali e on-line, insieme a un approccio dinamico multicanale, per adattarci rapidamente alla ‘nuova normalità’ di mercato, in particolare per quanto riguarda il canale e-commerce. Prevediamo che i consumi domestici rimarranno sostenuti, in particolare nei principali mercati a marcata esposizione off-premise, inclusi gli Stati Uniti, dove, con il completamento delle attività di destoccaggio, ci si attende un progressivo allineamento delle vendite ai trend di consumo“.