Ristori Covid: ristoranti e bar delle zone rosse ottengono ora un contributo pari al 200% di quanto era stato stanziato con il Dl Rilancio, oltre ad una serie di agevolazioni fiscali e contributive.
Il cosiddetto Decreto Ristori Bis, approvato il 7 novembre 2020 per fronteggiare economicamente le ulteriori misure anti-Covid imposte a negozi e attività commerciali, può dare un aiuto importante ai ristoranti e bar delle cosiddette “zone rosse”, che ad oggi sono chiusi al pubblico e possono lavorare soltanto sul fronte delle consegne a domicilio e dell’asporto. Il contributo è pari al 200% (cioè il doppio) rispetto a quanto era stato erogato con il Dl Rilancio a maggio 2020, e verrà ricevuto – in zona rossa – da ristoranti, pizzerie (anche al trancio), rosticcerie, bar, gelaterie e pasticcerie. L’entità del finanziamento, che sarà (come detto) doppio rispetto a quello ottenuto dalle stesse attività a maggio, e che dovrebbe essere erogato entro a tutti entro la fine di novembre, sarà variabile in base alle dimensioni e ai fatturati dei locali, e andrà – per ogni locale – da un minimo di circa 4mila euro a un massimo di 150 mila euro.
Inoltre, per le attività chiuse in zona rossa (compresi ristoranti, pizzerie, rosticcerie, bar, gelaterie e pasticcerie) sono previste alcune agevolazioni fiscali e contributive, e in particolare:
- un credito d’imposta (cedibile al proprietario dell’immobile locato) pari al 60% dell’affitto, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre
- la sospensione del pagamento della seconda rata dell’Imu
- la proroga al 30 aprile 2021 per il pagamento dell’acconto Ires e Irap (anche per i locali in zone arancioni e gialle)
- la sospensione dei versamenti Inps per i mesi di novembre e dicembre e la possibilità di saldarli il 16 marzo in un’unica soluzione o in quattro rate mensili a partire da quella data (anche per le zone arancioni, mentre per i locali in zona gialla il provvedimento riguarda soltanto il mese di novembre)
- la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti Iva per il mese di novembre .
Pingback: Il 2020 per bar e ristoranti. Tutti i dati - Universofood