Lurisia: la storica azienda italiana di acque minerali e bibite è stata comprata da Coca Cola per 88 milioni, e Slow Food ha risposto interrompendo la collaborazione.
Lurisia è un’azienda piemontese fondata nel 1940, con sede a Roccaforte Mondovì, in provincia di Cuneo. E’ conosciuta, oltre che per le acque minerali, soprattutto per le bibite (chinotto, gazzosa, acqua tonica, aranciata, aranciata amara, aranciata rossa, limonata, birra), realizzate da sempre con prodotti rigorosamente Made in Italy, scelta che ha portato a una partnership dell’azienda con Slow Food, la celebre associazione fondata da Carlo Petrini per la difesa della biodiversità, dei prodotti alimentari di qualità e delle tradizioni e tipicità agroalimentari. Negli ultimi dodici anni (dal 2007) Slow Food ha sempre sostenuto Lurisia, ed è stata sponsorizzata da Lurisia in occasione di tutti i suoi grandi eventi (Cheese, Slow Fish e Salone del Gusto).
Proprietari di Lurisia sono (erano) la famiglia Invernizzi, il fondo d’investimento privato IdeA Taste of Italy di DeA Capital Alternative Funds sgr (famiglie Boroli Drago e De Agostini di Novara) e Eataly di Oscar Farinetti. Ora però i proprietari hanno venduto tutte le loro quote a Coca Cola per 88 milioni di euro, cifra pari a quattro volte il fatturato di Lurisia (22 milioni lo scorso anno) e 16 volte l’Ebitda (5,5 milioni). La scelta ha portato però a un immediato allontanamento da parte di Slow Food, che non accetta di collaborare con la multinazionale simbolo (Coca Cola) del beverage più commerciale e “globalizzato”.
Il fondatore e presidente di Slow Food Carlo Petrini ha spiegato la decisione in questi termini: “apprendiamo dagli organi di stampa del passaggio di proprietà di Lurisia Spa al gruppo Coca Cola. Lurisia ha sostenuto l’attività di Slow Food a partire dal 2007, principalmente in veste di partner dei grandi eventi: Cheese, Slow Fish e Salone del Gusto. Con l’edizione 2019 di Cheese si conclude la collaborazione, che non verrà rinnovata“. Intervistato dal quotidiano la Repubblica, il patron di Eataly ed ex socio di Lurisia Oscar Farinetti ha risposto in questo modo: “trovo l’ingresso della Coca-Cola in Lurisia una grande opportunità per l’Italia. (…) Non ho venduto l’anima al diavolo. La cessione della Lurisia a Coca-Cola è un’ottima notizia per l’Italia. Le multinazionali non vanno demonizzate e bisogna lavorare con loro perché si comportino meglio. (…) Capisco la posizione di Slow Food. C’è l’evento ‘Cheese’ in corso e non potevano fare altrimenti. Ma sono sicuro che tra un po’ si siederanno a un tavolo con la Coca-Cola per parlare dello spirito dell’accordo e dei progetti del gruppo Usa. E poi vedremo“.
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