Biologico in Italia: i dati pubblicati da Ismea a settembre 2019 segnalano un comparto in continua crescita, e che rappresenta una voce sempre più importante nel complesso del settore agroalimentare italiano.
I numeri – pubblicati a settembre 2019 – sono elaborazioni Ismea su dati Nielsen e riguardano l’andamento economico del biologico in Italia nell’anno 2018 e nel primo semestre del 2019. Nel 2018 la spesa per l’acquisto di prodotti alimentari biologici in Italia (escluso il consumo extradomestico, in locali, bar e ristoranti) ha raggiunto la cifra di 2,5 miliardi di euro, pari al 3% del totale degli acquisti alimentari degli italiani, e nel primo semestre del 2019 c’è stata un’ulteriore crescita (+1,5% rispetto al primo semestre del 2018, con una crescita del 5,5% nella Gdo, una crescita del 21% nei discount, e un calo – del 7% – soltanto nei negozi tradizionali). Se guardiamo poi alla Grande Distribuzione (Gdo), e allarghiamo l’indagine agli ultimi dieci anni, scopriamo che in un decennio la vendita di prodotti alimentari biologici in Italia è cresciuta del 217%.
I segmenti più importanti, nel mondo del biologico in Italia, sono la frutta (che rappresenta il 23,2% delle vendite Bio nell’ambito del food italiano), gli ortaggi (19,2%) e i cereali (17,1%), mentre se guardiamo alle percentuali di crescita nel 2019 (confronto tra i primi sei mesi del 2019 e il primo semestre del 2018) scopriamo che i segmenti oggi più interessanti e dinamici sono quello dei vini e spumanti Bio (+38,6%), delle uova biologiche (+14,3%), delle carni fresche Bio (+12,7%) e dei salumi biologici (+4,8%). Mentre dal punto di vista geografico e territoriale, il biologico in Italia si vende soprattutto nel Nord Ovest (36% delle vendite totali in Italia) e nel Nord Est (27%), con numeri dunque più contenuti nel Centro Italia e Sardegna (+25%) e soprattutto al Sud e Sicilia (12%).
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