Prosciutto di San Daniele: i dati pubblicati dal Consorzio ad aprile 2019 segnalano numeri in crescita sul fronte della produzione e della vendita.
Qui su Universofood seguiamo sempre i dati relativi al comparto salumi, e abbiamo già visto i dati 2019 del Salame Felino Igp, del Prosciutto di Modena Dop e della Finocchiona Igp. Un altro grande classico – tra i salumi italiani – è il Prosciutto di San Daniele, il celebre prosciutto crudo stagionato prodotto nel comune di San Daniele del Friuli e tutelato dall’Unione Europea come prodotto DOP (Denominazione di Origine Protetta). Già nel 1970 lo Stato italiano (Legge n. 507 del 4 luglio) aveva recepito e rese obbligatorie le regole di produzione tradizionali di questo prestigioso salume, regole che riguardano tutte le fasi della lavorazione e che sono contenute nel Disciplinare di Produzione. Il Prosciutto di San Daniele può essere prodotto esclusivamente nel comune di San Daniele del Friuli, un centro di poco più di 8mila abitanti della provincia di Udine, ed è di fatto ad oggi prodotto esclusivamente dalle 31 aziende locali che aderiscono al Consorzio.
I numeri diffusi dal Consorzio ad aprile 2019 (e relativi al 2018) segnalano un quadro positivo, dal punto di vista commerciale: nel 2018 la produzione è cresciuta del 5,4% rispetto al 2017, per un totale di 2.787.812 cosce di suino portate in lavorazione. Le vendite sono cresciute (nel 2018 rispetto al 2017) dell’1,5%, con un incremento importante per gli affettati: nel 2018 sono stati affettati 404.472 prosciutti (+6,7% rispetto al 2017) e sono state messe in vendita oltre 23 milioni di confezioni di affettati (+3,7%), per un totale di 1.937.737 Kg (+6,2%).
Le esportazioni sono nel complesso stabili, con una crescita sui mercati extra-Ue (che rappresentano il 45% dell’export di Prosciutto di San Daniele), grazie alle buone performance in Usa e Australia e grazie agli effetti positivi degli accordi Ceta con il Canada e Jefta con il Giappone (accordo – quest’ultimo – che introduce per la prima volta per il San Daniele il riconoscimento come denominazione food tutelata sul mercato nipponico). Sui mercati europei (che rappresentano il 55% dell’export) pesa per il 2018 il meno 37% nelle esportazioni in Inghilterra a causa della questione Brexit, mentre si registrano buone performance in Francia e in Germania.
Mario Cichetti, Direttore Generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, ha commentato in questi termini i numeri: “la significativa campagna di comunicazione realizzata nel corso dell’anno con la messa in onda del nuovo spot tv trasmesso dalle principali reti nazionali dal titolo ‘Il segreto del San Daniele è San Daniele’, e l’ampia attività su tutti i più importanti canali Social e Digital, hanno sicuramente favorito un incremento dell’awareness del prodotto, risultato che si è chiaramente riflesso nella crescita delle vendite rispetto al 2017. Nel 2019 l’impegno del Consorzio prosegue in continuità con l’anno precedente, attraverso attività di promozione del prodotto, con eventi sul territorio dedicati al consumatore, e con diverse novità su cui siamo al lavoro da alcuni anni e che riguardano il benessere animale, la trasparenza e la tracciabilità del prodotto. A ciò si aggiunge il nuovo progetto di promozione negli USA e in Canada per il triennio 2019-2021 a favore di San Daniele, Grana Padano e Parma, progetto denominato Ham and Cheese of Europe – che prevede un investimento di oltre Euro 5.700.00,00 nei tre anni (con il co-finanziamento della UE e dello Stato italiano)“.
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