Cucine professionali: l’Italia è il Paese leader di settore e il giro d’affari è in forte crescita, soprattutto sul fronte dell’export.
Molti non sanno che l’Italia ha il primato mondiale nel settore industriale che a che fare con la produzione di cucine professionali e attrezzature per ristorazione e ospitalità. I dati diffusi a marzo 2019 da Efcem Italia (la più importante associazione per le aziende e le industrie del settore) fotografano un quadro di grande solidità: nell’ultimo anno il fatturato annuo delle industrie italiane produttrici di cucine professionali ha superato i 5 miliardi di euro, con numeri che sono raddoppiati rispetto al 2008 (confronto tra il 2018 e il 2018) e che sono aumentati del 20% negli ultimi tre anni.
Quasi il 90% della produzione di cucine professionali Made in Italy è destinato all’esportazione: l’export di settore ha superato oggi i 4,5 miliardi di euro, e il saldo della bilancia commerciale risulta attivo per 3,5 miliardi. La crescita media annua dell’export in cinque anni (tra il 2013 e il 2018) è stata del 5,9%, con un incremento che ha consentito di passare dai 3,4 miliardi di euro esportati nel 2013 ai 4,5 miliardi esportati nel 2018. Le tecnologie per la refrigerazione rappresentano quasi la metà (49%) delle esportazioni complessive del settore, seguite dal segmento cottura e riscaldamento (24%), altri macchinari e apparecchiature (11%), lavaggio e trattamento tessuti (9%) e lavagggio stoviglie (7%). L’area europea copre per il 66% il totale dell’export (56% Paesi Ue, 10% paesi europei extra Ue), mentre il restante 34% finisce sui mercati extraeuropei. I primi Paesi di sbocco sono – nell’ordine: la Francia (assorbe da sola l’11% dell’export di cucine professionali italiane), la Germania (10%), la Spagna (6%), il Regno Unito (6%), gli Stati Uniti (5%), la Russia (4%), la Svizzera (3%), i Paesi Bassi (3%), il Belgio (2%), l’Australia (2%).