Kiwi italiani: la produzione nel 2018 è in crescita e conferma l’Italia come primo produttore di kiwi in Europa e secondo produttore al mondo (dopo la Cina).
Frutto originario della Cina, Paese nel quale viene coltivato da oltre 700 anni, il kiwi si diffonde agli inizi del ‘900 anche in Nuova Zelanda e poi nel resto del mondo. In Italia il kiwi arriva negli anni Settanta come “curiosità esotica”, ma si sviluppa rapidamente con numerosi frutteti in Romagna, nel Lazio, in Piemonte, in Veneto e in tutte le altre regioni. Oggi i kiwi italiani sono esportati in tutto il mondo e l’Italia è il primo Paese produttore in Europa e il secondo produttore mondiale, dietro alla Cina e davanti alla Nuova Zelanda.
Secondo i dati pubblicati da Alleanza Cooperative Agroalimentari la produzione di kiwi italiani raggiunge nel 2018 quota 435mila tonnellate, con un aumento del 18% rispetto al 2017, anno negativo per via di un andamento climatico sfavorevole e di problemi fitosanitari come la batteriosi e la cimice asiatica. La produzione 2018 resta comunque al di sotto delle medie italiane (-11% rispetto al quadriennio 2013-2017), ma segna una ripresa importante rispetto al 2017. C’è però un dato preoccupante segnalato da Alleanza Cooperative Agroalimentari: le importazioni di kiwi in Italia dalla Grecia sono in forte aumento negli ultimi anni (dalle 1.780 tonnellate del 2013 si è passati alle 26.468 tonnellate del 2017), e la Grecia – oggi secondo produttore europeo di kiwi dopo l’Italia e quinto produttore nel mondo (dopo Cina, Italia, Nuova Zelanda e Cile) – minaccia il primato italiano in Europa.
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