Coca Cola alcolica: è in arrivo per la prima volta nella storia una bevanda alcolica prodotta da Coca Cola, che inizialmente sarà destinata esclusivamente al mercato giapponese.
Avevamo parlato anni fa qui su Universofood di una strana una polemica – partita dal mondo musulmano – sull’eventuale presenza di infinitesimali tracce di alcool nella Coca Cola (si parlava dello 0,001%). Al di là di quella diatriba, di fatto Coca Cola – in quasi 130 anni di storia – non ha mai prodotto bevande alcoliche, a parte un brevissimo esperimento negli anni Settanta, quando Coca Cola comprò alcuni vigneti californiani per produrre vino in lattina per i voli della compagni aerea United. Ora la svolta, sia pure riservata per il momento al solo mercato giapponese.
Negli ultimi anni il settore delle bevande gassate è in declino e secondo i dati Euromonitor il consumo mondiale di bevande cola è sceso del 3,1% negli ultimi cinque anni (confronto 2012 – 2017). Coca Cola sta dunque lavorando a una diversificazione ed estensione della produzione. Sta puntando molto – per esempio – sui tè freddi (con il marchio Fuze Tea), e sul mercato italiano di recente è diventato distributore esclusivo nel canale horeca degli spirits di proprietà del Gruppo Lucano. Ora la novità della Coca Cola alcolica, che sarà una versione del chuhai (o chu-hi), una bevanda alcolica gassata venduta in lattina, con il liquore shochu come base (è un distillato simile alla vodka e realizzato con da patate, orzo o riso) e acqua gassata con un aroma di limone o altri tipi di frutta. Un alcolpop dunque, con basso contenuto alcolico (tra i 3 gli 8 gradi), in un mercato – quello delle bevande chuhai in Giappone – che negli ultimi anni è cresciuto molto, ha un pubblico prevalentemente femminile e vede già la presenza di colossi come Kirin, Asahi e Suntory.
Jorge Garduño, presidente di Coca-Cola Giappone, ha spiegato: “lanciamo dunque un drink in lattina che contiene alcool, e che è composto da Shochu e da acqua frizzante, insieme a qualche aroma. Non lo avevamo mai sperimentato, ma questa è la prova che non ci tiriamo indietro di fronte a nuove opportunità. Coca-Cola si è sempre concentrata sulle bevande analcoliche e questo è un modesto esperimento, per uno specifico settore del nostro mercato. La categoria di bibite Chu-Hi si trova quasi esclusivamente in Giappone. A livello mondiale, non è così comune che bevande non alcoliche siano vendute con lo stesso sistema di quelle alcoliche. Quindi ha senso fare questo esperimento nel nostro Paese“. Vedremo se l’esperimento avrà successo e sarà prossimamente esteso ad altri Paesi e mercati.