Guida Le Soste 2018: sono dieci i nuovi ristoranti associati segnalati nella nuova edizione del libro che racconta il mondo dell’alta ristorazione.
Le Soste è una sorta di club della cucina stellata, un’associazione di ristoranti che nasce nel 1994 per valorizzare “l’eccellenza in tutte le professioni della ristorazione: cucina, sala, gestione e sommellerie”. I fondatori – ispirati dal pioniere dell’alta cucina in Italia, Gualtiero Marchesi – sono Antonio Santini, Roberto Ferrari, Geatano Martini, Andreas Hallrigh e Rinaldo Krcivoj. Il presidente è uno dei massimi chef italiani, Claudio Sadler. Sono molti i ristoranti a chiedere di associarsi a Le Soste (qui le istruzioni per presentare la propria candidatura), e le candidature vengono valutate da un consiglio direttivo costituito da dieci nomi di primissimo piano dell’alta cucina: Claudio Sadler, Massimo Bottura, Ezio Santin, Antonio Santini, Moreno Cedroni, Francesco Cerea, Gennaro Esposito, Angelo Valazza, Viviana Varese, Martin Dalsass.
Ogni anno l’associazione Le Soste pubblica una guida con tutti i ristoranti associati. L’edizione 2018 – presentata a Milano il 22 febbraio – racconta in 300 pagine i 94 ristoranti associati (qui l’elenco completo). Su Universofood segnaliamo i dieci nuovi ristoranti che hanno superato il vaglio del consiglio direttivo e sono stati ammessi nell’associazione Le Soste e nella guida Le Soste 2018:
Al Ferarut di Rivignano (Ud) – Alberto Tomizzo;
Ca’ Vittoria di Tigliole d’Asti (At)- Massimiliano Musso;
Cinque Enrico Bartolini & Le Soste, presso Fico Eataly World Bologna – Salvatore Amato;
Dolce Stil Novo di Venaria Reale (To) – Alfredo Russo;
Dolomieu di Madonna di Campiglio (Tn) – Enrico Croatti;
Il Falconiere di Cortona (Ar) – Silvia Baracchi;
Il Saraceno di Cavernago (Bg) – Roberto Proto;
La Buca di Cesenatico (Fc) – Stefano Bartolini;
Oseleta, Villa Cordevigo di Cavaion Veronese (Vr) – Giuseppe D’Aquino;
Seta di Milano – Antonio Guida.