Il primo dicembre 2017 il Consiglio dei ministri ha approvato due importanti provvedimenti che riguardano il settore agricolo e agroalimentare: il testo unico forestale e la riforma di Agea (l’agenzia per le erogazioni in agricoltura).
Il testo unico forestale è una nuova disciplina organica che promuove e regolamenta la gestione del patrimonio boschivo e forestale italiano. La norma prevede – secondo la sintesi diffusa dal Mipaaf in un comunicato stampa: una Strategia forestale nazionale, nuovo strumento di programmazione e pianificazione che avrà durata ventennale; il rilancio delle attività della filiera vivaistica forestale nazionale, con posizione centrale del Ministero nel coordinamento stretto tra tutti gli Enti competenti per la raccolta e la divulgazione di dati quantitativi e qualitativi sulle foreste; delle definizioni chiave, tra cui quella di bosco, valide ai fini dell’applicazione delle norme statali, e delle aree che a bosco sono assimilate; dei criteri minimi uniformi e sostenibili per le attività di gestione forestale, demandando alle singole Regioni il compito di declinarli tenendo conto della ricchezza e varietà degli ecosistemi forestali lungo tutta la Penisola; una più stretta disciplina sulla trasformazione di aree boscate in altra destinazione d’uso, mantenendo saldo il principio dell’obbligo di compensazione; dei principi innovativi per facilitare ed incentivare la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietari siano molti e le superfici unitarie piccole e piccolissime.
L’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) è l’ente statale italiano che si occupa della gestione e distribuzione dei fondi e finanziamenti europei e nazionali alle aziende agricole. La riforma ha l’obiettivo di rendere più efficiente la distribuzione degli aiuti in agricoltura, e si basa su tre direttrici fondamentali:
1) migliorare la qualità dei servizi erogati alle imprese agricole attraverso la valorizzazione del ruolo dei Centri di assistenza agricola (CAA), con maggiore trasparenza, efficienza e tutela degli agricoltori;
2) rendere più efficienti e tempestivi i pagamenti, rafforzando l’integrazione anche informatica tra Agea e gli organismi pagatori regionali e intervenendo con modifiche sostanziali sul SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), che diventa sistema unico per la gestione dei servizi essenziali trasversali;
3) razionalizzare e contenere la spesa con la riorganizzazione di Agecontrol all’interno di Agea.
Il ministro Maurizio Martina ha commentato in questi termini l’approvazione dei due provvedimenti: “il Testo unico forestale è uno strumento essenziale per un Paese come il nostro che ha 12 milioni di ettari di boschi. Mancava da 17 anni una norma organica, ora possiamo davvero valorizzare di più e meglio le nostre foreste. Abbiamo previsto una Strategia nazionale forestale che fissi le linee guida per i prossimi venti anni. Vogliamo fare del bosco una risorsa, che aiuti a difenderci dal dissesto idrogeologico e dia un contributo alla lotta allo spopolamento delle aree rurali grazie al rilancio dell’attività vivaistica forestale. Con la riforma di Agea avviamo un percorso di riforma attesa da tempo e ci dotiamo di strumenti più utili per rendere più puntuali ed efficienti i pagamenti degli aiuti europei agli agricoltori. È uno dei nodi più difficili con i quali ci siamo confrontati in questi anni, ma puntiamo a un miglioramento complessivo del sistema“.