Amazon compra Whole Foods: il colosso di Seattle, con un’operazione da quasi 14 miliardi, ha ora la proprietà della più importante catena di supermercati bio del mondo.
Intervistato su Il Sole 24 Ore il presidente esecutivo di Eataly Andrea Guerra ha definito l’acquisizione Amazon – Whole Foods “una notizia esplosiva, una operazione epocale, uno di quei fatti che ci danno la misura di come sta cambiando il mondo, ci dice che siamo già in un’altra epoca”. La notizia è epocale per almeno due motivi: perché mostra in modo emblematico il tentativo di Amazon di sganciarsi dalla sua immagine di mero predatore digitale dell’economia, differenziando il business e cercando sinergie e non contrapposizione con i negozi fisici; perché esprime la volontà sempre più forte del colosso guidato da Jeff Bezos di investire nel settore food & beverage, considerato oggi uno dei settori più importanti su cui puntare. Amazon prosegue dunque la sua crescita: nel 2004 valeva meno di 7 miliardi di dollari, ora ha una capitalizzazione di mercato di 455 miliardi, davanti a Facebook (357 miliardi), e dietro soltanto a Apple (800 miliardi), Alphabet-Google (650 miliardi) e Microsoft (540 miliardi).
L’operazione, ufficialmente confermata a giugno 2017, è un’acquisizione completa da parte di Amazon – per 13,7 miliardi, debito netto compreso – di Whole Foods, la più importante catena mondiale di supermercati “di lusso”, specializzata in prodotti naturali, vegetariani, vegani, “salutisti” e biologici. Whole Foods, fondata nel 1980 dall’americano John Mackey, ha oggi un fatturato annuo di oltre 11 miliardi, con oltre 460 punti vendita tra Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Jeff Bezos ha commentato in questi termini l’operazione: “milioni di persone amano Whole Foods Market perché offre i migliori prodotti organici e biologici, rendendo divertente il mangiar sano. Whole Foods Market soddisfa, delizia e nutre i suoi clienti da circa 40 anni, stanno facendo un gran lavoro e noi vogliamo continuare così”.
Anche i supermercati Whole Foods finiranno come gli Amazon Go, ovvero punti vendita con un’esperienza di acquisto totalmente automatizzata, senza casse né cassieri? Per il momento da Amazon smentiscono e dichiarano che non ci sarà nessun impatto occupazionale e che nei negozi Whole Foods sarà mantenuto un format tradizionale, naturalmente con una forte e biunivoca sinergia tra fisico e online (possibilità di ordini web ritirando poi in negozio la merce, e possibilità di vendere anche attraverso l’ e-commerce la merce presente nei negozi).
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