Quanto e come crescerà il mercato del vino nei prossimi tre anni? Il nuovo rapporto “Outlook Vino 2020” di Ismea ipotizza quali saranno gli sviluppi del settore.
Il Rapporto è stato presentato il 10 aprile 2017 nell’ambito della nuova edizione di Vinitaly. Lo studio di Ismea ipotizza un confronto tra il mercato del vino come è oggi (secondo gli ultimi dati disponibili, cioè i dati 2016) e come sarà nel 2020. Secondo le previsioni dell’Istituto nel 2020 la produzione mondiale di vino risulterà complessivamente in crescita del 2,4% rispetto ad oggi. L’Italia – che già oggi è il primo Paese produttore di vino al mondo, con 48,8 milioni di ettolitri – resterà nel 2020 al vertice dei Paesi produttori, consolidando il primato. Sul fronte dell’ export l’Italia dovrebbe crescere del 10% in valore (toccando quota 6,5 miliardi), continuando a contendersi il primato in volume di vino esportato con la Spagna (mentre la Francia resterà saldamente al primo posto, come è oggi, per l’export in valore).
Sul fronte dei più importanti mercati di sbocco, nella “sfida” tra vini italiani e vini francesi, secondo Ismea l’Italia dovrebbe primeggiare negli Stati Uniti, in Germania, in Svizzera e in Russia, mentre la Francia si collocherà meglio nel Regno Unito, in Canada e in Cina. Il mercato di sbocco più remunerativo sarà sempre di più quello statunitense (dove è leader l’Italia), ma secondo le previsioni di Ismea il ruolo della Cina è destinato a crescere di importanza sia come mercato di sbocco sia come Paese produttore. Nel 2020 (rispetto a oggi) i consumi di vino in Cina risulteranno in crescita del 21,6%, ponendo il gigante asiatico sopra i livelli della Germania per quantità di consumi vinicoli. E la Cina crescerà anche nella produzione di vino (+10%) e supererà l’Australia diventando il quinto Paese produttore di vino al mondo, dietro soltanto a Italia, Francia, Spagna e Stati Uniti.
Secondo il Viceministro Andrea Olivero “le stime di Ismea sono incoraggianti. Ma vogliamo imprimere ulteriori accelerazioni. Stiamo lavorando per essere uniti come sistema Italia e ampliare sbocchi anche in mercati emergenti e importanti come quello cinese. Continuiamo in questa direzione nel sostenere le aziende per rafforzare la loro presenza anche nell’ecommerce“.