Il Gorgonzola è uno dei formaggi italiani più apprezzati nel mondo, ed era diffuso in Francia e Inghilterra già nella prima metà del ‘900. Oggi quanto se ne produce? Quanto ne viene venduto e quanto ne viene esportato?
Abbiamo visto l’altro giorno qui su Universofood tutti i dati su produzione, vendita e export del Taleggio. Un altro grande formaggio del Nord Italia è il Gorgonzola. Riconosciuto in sede Ue come formaggio Dop dal 1996 (Regolamento CE 1107/96), il Gorgonzola per tradizione e oggi anche per legge (Disciplinare di Produzione Gorgonzola Dop) viene prodotto soltanto in due regioni – il Piemonte e la Lombardia. In Piemonte (dove si concentra il 68% della produzione, prevalentemente in provincia di Novara) nelle province di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Verbano Cusio Ossola, Alessandria nel solo territorio del comune di Casale Monferrato; in Lombardia nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese.
Già negli anni ’30 del ‘900 il Gorgonzola – formaggio dalle origini antiche, che prende il nome da uno dei più importanti centri di produzione, la città di Gorgonzola, vicino a Milano – era uno dei più importanti formaggi italiani: con 270.000 quintali rappresentava il 13,5% di tutta la produzione casearia nazionale, e oltre il 60% del Gorgonzola prodotto veniva esportato, prevalentemente in Francia e in Inghilterra. Nel 1968 nascono due consorzi (uno a Novara e uno a Milano), nel 1970 i due consorzi vengono fusi e nasce un unico Consorzio con sede a Novara, al quale dal 1971 – con Decreto Ministeriale – è affidato l’incarico di vigilare sulla produzione e sul commercio del formaggio Gorgonzola, sulla base di regole inizialmente stabilite dal Consorzio e dal 1996 regolate dall’Unione Europea con il riconoscimento della Dop.
Gli ultimi dati su produzione, vendita e export di Gorgonzola sono stati diffusi dal Consorzio nel 2016 e riguardano il 2015. Nel 2015 sono state prodotte 4.501.237 forme di Gorgonzola per un totale di 535.000 quintali, con una crescita dell’1,3% rispetto al 2014. Sono due le varianti del Gorgonzola – Dolce e Piccante: il Dolce rappresenta l’89,41% della produzione, il Piccante soltanto il 10,59%, ma con una crescita in quantità del 12% nel 2015 rispetto al 2014. Il 70% del Gorgonzola prodotto è destinato ai consumi interni in Italia, con il Gorgonzola che sul mercato italiano nel 2015 cresce sul fronte delle vendite anche se “timidamente”, con un +2,8% in volume e un +5% nel numero di famiglie acquirenti. Il 30% del Gorgonzola prodotto nel 2015 è stato esportato, e l’export di Gorgonzola nel 2015 è cresciuto di un significativo +12,6% rispetto al 2014. I principali Paesi esteri consumatori sono la Germania e la Francia, che insieme assorbono più del 50% dell’export. Seguono Svizzera, Regno Unito, Paesi Bassi, Paesi scandinavi, Spagna, Stati Uniti, Canada, Brasile, Paesi asiatici. Le performance migliori nel 2015 si registrano proprio in questi ultimi territori di più recente acquisizione, con l’export di Gorgonzola che cresce complessivamente del 14,1% verso l’Asia (ma addirittura del 400% in Vietnam) e aumenta del 40% in Brasile, mentre resta sostanzialmente invariato negli Stati Uniti e cresce del 25% in Canada. Essendo uno dei formaggi italiani più apprezzati nel mondo il Gorgonzola è anche uno dei prodotti più colpiti dai fenomeni dell’Italian Sounding e del falso Made in Italy, che il Consorzio cerca di combattere anche attraverso accordi con i Paesi importatori: nel 2015 è stata depositata domanda per la protezione del marchio “Gorgonzola” in Argentina, Uruguay, Nuova Zelanda, Kazakistan e Corea del Sud.
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