Il gruppo farmaceutico tedesco Bayer ha acquisito la multinazionale Usa Monsanto, la grande azienda delle biotecnologie e delle sementi, leader nel mercato degli Ogm.
Fondata nel 1863, la Bayer è oggi una delle società farmaceutiche più importanti del mondo, e negli ultimi 15 anni (nel 2002, con l’acquisizione della Aventis CropScience, viene fondata la Bayer CropScience) ha investito sempre di più nel settore agrochimico (chimica applicata all’agricoltura) e nel business delle biotecnologie, dei fitofarmaci e delle piantagioni. Fino ad arrivare al settembre del 2016, quando viene ufficializzata la maxioperazione: Bayer acquista Monsanto per 66 miliardi di dollari inclusi i debiti (128 dollari in contanti per ogni azione Monsanto).
Si tratta della più grande acquisizione di tutta la storia di un’azienda estera da parte di un’azienda tedesca: una società (la Bayer) con un giro d’affari di 46 miliardi di dollari e utili di 4,1 miliardi (dati 2015) acquisisce la multinazionale americana (la Monsanto) leader nel campo delle biotecnologie, delle sementi e degli Ogm, con un fatturato di 15 miliardi di dollari e un utile netto di 2,3 miliardi. Con questa operazione – che porterà le attività agrochimiche a rappresentare il 50% delle entrate di Bayer – nasce un colosso dell’agrochimica, in grado di controllare il 29% del mercato dei semi e il 24% del mercato dei fitofarmaci (a meno di uno stop da parte dell’Antritrust, eventualità nella quale – secondo quanto già concordato – Bayer pagherà una penale di 2 miliardi di dollari). E proprio su questa concentrazione di potere hanno già espresso perlessità e preoccupazione diverse associazioni di settore, dalla Coldiretti a Slow Food.
La fusione Bayer Monsanto potrebbe portare a una svolta sul fronte degli Ogm, che in Europa fino a questo momento sono stati un fallimento totale. Finora infatti i grandi player dell’agrochimica (in primis Bayer) non avevano interesse a favorire la diffusione in Europa degli Ogm perché se si diffondono gli Ogm calano i consumi di pesticidi. Ora che la stessa Bayer controlla una fetta importante del mercato Ogm, è probabile che la situazione possa cambiare.
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