I colossi dell’industria birraria guardano oggi con interesse anche ai birrifici artigianali italiani: AbInBev, la multinazionale leader del settore, ha acquistato Birra del Borgo, il birrificio artigianale fondato nel 2005 da Leonardo Di Vincenzo a Borgorose, in provincia di Rieti.
La vendita ad aziende straniere dei grandi marchi dell’agroalimentare italiano è un fenomeno che ha avuto un’escalation negli ultimi anni e di cui abbiamo scritto molte volte qui su Universofood, fino ai casi recenti della Birra Peroni e di Grom. La notizia del passaggio di Birra del Borgo ad AbInBev ha però una singolarità: è il primo caso di birrificio artigianale italiano che passa a una major del settore. E già si vocifera di altri birrifici italiani che potrebbero fare a breve lo stesso passo, per esempio il produttore piemontese Baladin, che sembrerebbe intenzionato a vendere.
AbInBev – che ha già acquistato all’estero diversi produttori di nicchia (come Breckenridge Brewery nel Colorado, Devils Backbone Brewing in Virginia, Goose Island a Chicago, Elysian a Seattle, Camden Town Brewery in Inghilterra) – guarda ora con interesse anche ai birrifici artigianali italiani. AbInBev è oggi l’azienda leader nel settore della birra, con oltre 200 marchi di birra di proprietà, tra i quali Bud, Corona, Stella Artois, Beck’s, Leffe, Hoegaarden, Franziskaner, Labatt e Spaten. Di recente AbInBev ha acquisito Sab Miller (che era il secondo produttore mondiale di birra, con marchi come Peroni, Nastro Azzurro, Bavaria, Miller, Foster’s e Pilsner Urquell) ed è diventato un gruppo in grado di controllare circa il 40% della birra venduta nel mondo, anche se con qualche problema di antitrust che sta portando ad alcune cessioni (come la Birra Peroni, che è stata venduta in questi giorni alla giapponese Asahi). I produttori italiani guardano dunque certamente con grande attenzione al caso Birra del Borgo: il birrificio artigianale italiano fondato nel 2005 da Leonardo Di Vincenzo a Borgorose (in provincia di Rieti) a partire dall’aprile del 2016 è ufficialmente un marchio del gruppo AbInBev (cifre e termini dell’accordo non sono stati resi noti).
Leonardo Di Vincenzo – il fondatore di Birra del Borgo che è stato confermato dalla nuova proprietà come amministratore delegato – ha commentato in questi termini l’accordo raggiunto con AbInBev: “il nostro viaggio da quando abbiamo iniziato nel 2005 è stato una grande avventura. Oggi il settore della birra è diventato molto competitivo ed è necessario per noi fare un ulteriore passo in avanti per continuare a sviluppare prodotti con profumi e gusti dal carattere distintivo. La collaborazione con AB InBev rappresenta per noi una grande opportunità. L’opportunità di poter disporre di risorse di varia natura, dal miglioramento tecnologico alla possibilità di sfruttare un’infinità di ricerche scientifiche sull’argomento, alla possibilità di crescere dal punto di vista commerciale. L’opportunità di crescere in modo sostenibile, rimanendo fedeli alla nostra identità e alla filosofia che abbiamo sempre seguito. Questa partnership ci permetterà inoltre di concentrare le nostre energie su quello che più ci piace fare e che sappiamo fare meglio: creare, sperimentare e spingerci oltre i confini della birra“.
Mentre Simon Wuestenberg, Country Director di AB InBev Italia, ha commentato così l’acquisizione di Birra del Borgo: “siamo stati molto colpiti da quello che Leonardo e il suo team hanno costruito a partire dal 2005. Loro sono stati in prima linea nel ridefinire il concetto di birra in Italia, portando un mix unico di ispirazione, innovazione, qualità e coerenza. La visione di Leonardo sulla birra e la sua passione saranno una grande ispirazione per tutta la nostra squadra e siamo tutti molto entusiasti di collaborare e crescere insieme. Come player in crescita sul mercato italiano, abbiamo sviluppato con successo il nostro business con un grande portfolio di brand premium e speciali negli ultimi anni. Oggi il nostro portfolio diventa ancora più forte grazie ad alcuni dei migliori brand Made in Italy”.