Nei primi sette mesi del 2015 le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani sono cresciute del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E le previsioni per l’intero 2015 parlano di un export che potrebbe raggiungere la cifra record di 36 miliardi.
Secondo il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo l’elemento decisivo è l’effetto Expo: “alle tendenze positive determinate dalla ripresa economica e dal tasso di cambio favorevole si è aggiunta sicuramente la spinta propulsiva determinata dalla vetrina mondiale dell’Esposizione Universale. Con questi risultati sul commercio estero l’agroalimentare, insieme al turismo, è il settore che più di altri sta beneficiando dell’effetto traino dell’Expo”. E anche secondo il Ministro Maurizio Martina “la spinta di Expo a partire da maggio è evidente, soprattutto su alcuni mercati strategici”.
I dati Istat relativi ai primi sette mesi del 2015 segnalano – rispetto allo stesso periodo del 2014 – una crescita del 7% nelle esportazioni agroalimentari dall’Italia, con il raggiungimento di quota 21 miliardi. Il 66% delle esportazioni interessa tuttora i Paesi dell’Unione Europea, ma sono soprattutto i mercati extraeuropei a crescere (+11,8%, contro il +3,8% di crescita dell’export verso i Paesi dell’Unione Europea). Le migliori performance (dato relativo ai primi sette mesi del 2014) riguardano gli Stati Uniti – con le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani che crescono del 23,2%, e la Cina – con l’export di prodotti agroalimentari italiani che segnano un +32,7% (dall’inizio della Crisi ad oggi le esportazioni alimentari italiane in Cina sono cresciute del 300%. E secondo le stime della Coldiretti per l’intero 2015, l’export alimentare potrebbe raggiungere i 36 miliardi (record di sempre), superando di 1,7 miliardi (+5%) l’export 2014 – che era stato di 34,3 miliardi. Per il ministro Maurizio Martina “siamo in linea con il nostro obiettivo di raggiungere i 50 miliardi di export agroalimentare nel 2020“.