Non si ferma la battaglia contro il fenomeno delle false recensioni su Tripadvisor: la rivista Italia a Tavola ha lanciato la campagna #NoTripAdvisor e lo chef stellato Tano Simonato ha già aderito rifiutando il “certificato di eccellenza” rilasciato dal sito.
Qui su Universofood abbiamo seguito e ampiamente documentato fin dall’inizio la questione delle false recensioni su Tripadvisor. Con oltre 150 milioni di recensioni e oltre due miliardi di visitatori annui, Tripadvisor sembra essere oggi un punto di riferimento imprescindibile per alberghi e ristoranti, è sicuramente ad oggi – piaccia o non piaccia – il canale più importante per la web reputationdei locali ed è in continua espansione (ha lanciato di recente in Italia anche la piattaforma The Fork per la prenotazione dei ristoranti).
Ma proporzionalmente alla crescita di Tripadvisor è cresciuto anche il fenomeno delle false recensioni, che abbiamo seguito fin dall’inizio qui su Universofood, dai primi grandi scandali nel 2012 alla nascita delle prime agenzie per la vendita di “pacchetti di recensioni”, le nuove denunce all’inizio del 2013, il caso del ristorante inesistente in Inghilterra, il caso del ristoratore che ha chiesto di essere cancellato dal sito, il caso della recensione a un albergo chiuso da sette anni, l’accordo tra Tripadvisor e Fipe, la multa di 500.000 comminata dall’Antitrust a Tripadvisor e la risposta del sito, il caso del ristoratore che ha denunciato tre utenti di Tripadvisor.
Il problema delle false recensioni su Tripadvisor sta ora finalmente venendo a conoscenza dell’opinione pubblica, e sull’argomento c’è stato anche un servizio di Striscia la Notizia nella puntata del 19 maggio 2015. Nel frattempo la rivista Italia a Tavola ha lanciato la campagna #NoTripAdvisor (clicca qui per aderire), invitando i ristoratori a eliminare dalle vetrine i certificati di eccellenza rilasciati da Tripadvisor sostituendoli con il cartello “Locale #NoTripAdvisor. Basta false recensioni“. Tano Simonato, chef con una stella Michelin e titolare del ristoranteTano Passami l’Olio di Milano è il primo grande chef ad aver aderito all’iniziativa, e in questo video ha spiegato perché tutti i ristoratori – anche chi (come lo stesso Tano Simonato) ha un punteggio molto alto sul sito – dovrebbero rifiutare di sottostare alle logiche di Tripadvisor.
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