A partire dal 23 aprile 2015 la Finocchiona, il celebre salume toscano aromatizzato al finocchio, è ufficialmente un prodotto Igp. Con il riconoscimento della Finocchiona salgono a 273 i prodotti alimentari italiani di pregio (Dop, Igp, Stg) tutelati dall’Unione Europea.
Dopo un 2014 che ha visto i riconoscimenti del Pecorino Crotonese Dop, del Torrone di Bagnara Igp, della Salama da Sugo Igp e della Piadina Romagnola Igp, il 22 aprile 2015 è stata registrata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la denominazione Patata Rossa di Colfiorito Igp, e a un solo giorno di distanza – il 23 aprile – è arrivato un nuovo riconoscimento Igp per l’Italia: la Finocchiona. Ora sono 273 i prodotti agroalimentari italiani di pregio tutelati in sede Ue come Denominazioni d’origine (qui l’elenco completo, in continuo aggiornamento), con 271 tra Dop e Igp e due Stg (la Pizza Napoletana e la Mozzarella). L’Italia consolida dunque la sua leadership confermandosi il Paese con il maggior numero di denominazioni e indicazioni d’origine, davanti alla Francia (219 prodotti), alla Spagna (180), al Portogallo (125) e alla Grecia (101).
La Finocchiona Igp (qui il testo del Disciplinare di produzione) è un salume tipico che contiene il finocchio, utilizzato in semi e/o in fiori nell’impasto. La zona di produzione comprende l’intero territorio continentale della Toscana (ad eccezione quindi delle isole). La Finocchiona Igp può essere dunque prodotta esclusivamente in territorio toscano, con carni fresche di suino pesante, utilizzando tagli non congelati di spalla disossata e sgrassata, rifilature di prosciutto, traculo, gole senza ghiandole, magro di pancetta e di gola, carne di coppa, pancetta e pancettone. Per ogni 100 kg di impasto da insaccare bisogna aggiungere obbligatoriamente i seguenti ingredienti: Sale compreso tra 2,5 e 3,5 Kg; Pepe macinato compreso tra 50 e 100 grammi; Pepe in grani e/o spezzato e/o sgranato compreso tra 150 e 400 grammi; Aglio e/o aglio disidratato in dose equivalente, aggiunti in modo tale che la quantità complessiva sia comunque compresa tra 50 e 100 grammi; Semi di finocchio e/o fiori di finocchio in dose equivalente, aggiunti in modo tale che la quantità complessiva sia comunque compresa tra 200 e 500 grammi. È consentito l’uso dei seguenti additivi e ingredienti: Nitriti (E 250); Nitrati (E 251 e E 252); L ascorbico (E 300); Sodio L ascorbato (E 301): massimo 150 grammi per 100 kg di impasto da insaccare; Destrosio e/o saccarosio e/o fruttosio e/o lattosio: massimo Kg 1 per 100 kg di impasto da insaccare; Vino (massimo 1 litro per 100 kg di impasto da insaccare).
Ricordiamo la differenza tra Dop, Igp e Stg. Dop, Igp e Stg sono marchi attribuiti dall’Unione Europea a prodotti alimentari tipici e di particolare pregio, previo il rispetto – per ogni prodotto – di un determinato disciplinare di produzione. Dop (Denominazione di origine protetta) è il riconoscimento con i criteri più “severi”, e viene attribuito a prodotti alimentari con caratteristiche legate a uno specifico e limitato territorio di produzione (clima, ambiente, tecniche di produzione tradizionali). Igp (Indicazione geografica protetta) è una dicitura con criteri meno stringenti rispetto a Dop (si parla di una sola determinata qualità o caratteristica del prodotto che deve essere legata a una determinata area geografica, e il legame con l’area geografica può avvenire anche in un una sola fase del processo produttivo, produzione o trasformazione o elaborazione, purché la fase in questione sia decisiva per la qualità di pregio che rende Igp il prodotto). Stg (Specialità tradizionale garantita) è un marchio che ha criteri ancora meno stringenti dell’Igp (tutela prodotti alimentari con specificità legate a un metodo di produzione tradizionale, ma che non devono necessariamente avere un legame con una determinata area di produzione).
(Luigi Torriani)
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