In attesa di un regolamento europeo in materia, previsto nel corso del 2015, i Paesi europei si dividono sulla commercializzazione degli insetti. In Olanda e in Belgio hamburger e snack a base di vermi e cavallette sono già in vendita nei supermercati, mentre il Lussemburgo ha deciso di non autorizzare la vendita di prodotti alimentari a base di insetti.
Secondo i dati Fao nel mondo si consumano ad oggi più di 1900 specie di insetti, per il 31% Coleotteri, per il 18% bruchi (Lepidotteri), per il 14% api – vespe e formiche (Imenotteri), per il 13% cavallette – locuste e grilli (Ortotteri), per il 10% cicale – cicaline – cocciniglie e cimici (Emitteri), per il 3% termiti (Isotteri), per il 3% libellule (Odonati), per il 2% mosche (Ditteri), per il 5% insetti appartenenti ad altri Ordini. Considerati da tempo dalla Fao il “cibo del futuro”, ovvero una possibile alternativa più sostenibile in termini ecologici ed economici rispetto all’attuale regime alimentare mainstream, gli insetti hanno un contenuto nutrizionale e proteico paragonabile a quello della carne e del pesce, e hanno un impatto ambientale (consumo di acqua, disponibilità di terreni, produzione di gas serra) notevolmente inferiore rispetto agli allevamenti del bestiame convenzionale.
Quello degli insetti potrebbe dunque diventare nei prossimi anni un business sempre più importante dell’agroalimentare, anche in Europa. Ma al momento non c’è ancora un vero e proprio mercato e c’è ancora una confusione legislativa nell’Unione Europea. Gli insetti rientrano per le leggi europee nella categoria dei “nuovi prodotti e nuovi ingredienti alimentari”, che sono i cibi che non hanno una storia di consumo alimentare antecedente al 1997. In quanto tali sono soggetti in teoria al Regolamento Ue n. 258/97, che in sostanza impone per la commercializzazione di questi alimenti la richiesta di una specifica autorizzazione dell’Unione Europea. Ma in pratica in Olanda e in Belgio – Paesi europei apripista per il consumo di insetti in Europa – alcuni prodotti a base di insetti (per esempio hamburger realizzati con farina di vermi e snack di cavallette) sono già in vendita, anche nell’ambito della Grande Distribuzione (nei Carrefour e nei Delhaize in Belgio e nei Jumbo olandesi). E l’azienda belga Damhert ha una vera e propria linea di prodotti alimentari a base di insetti, la “Insecta“.
Nel frattempo il Lussemburgo, nel dicembre del 2014, ha vietato per legge la commercializzazione di insetti a scopi alimentari. Negli altri Paesi europei – Italia compresa – manca ancora un quadro legislativo in materia. Su richiesta della Commissione Ue entro il luglio del 2015 dovrebbe arrivare il parere dell’ Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) sui possibili rischi (microbiologici, chimici ed ecologici) della produzione e del consumo di insetti a scopo alimentare in Europa. Dovrebbe poi arrivare – sempre nel corso del 2015 – un regolamento europeo preciso in materia.
(Luigi Torriani)