L’Italia è notoriamente il Paese leader per numero di prodotti alimentari a denominazione d’origine (Dop, Igp, Stg). Ma quali sono le Dop, Igp e Stg italiane più vendute?
Con il riconoscimento del Pecorino Crotonese Dop sono arrivate a 269 le produzioni agroalimentari di qualità tutelate dall’Unione Europea come Dop, Igp e Stg (qui l’elenco completo in continuo aggiornamento). L’Italia è il primo Paese al mondo per numero di prodotti a denominazione d’origine con marchio Ue, davanti alla Francia (219 prodotti alimentari riconosciuti), alla Spagna (180), al Portogallo (125) e alla Grecia (101). Nel 2014, oltre al riconoscimento del Pecorino Crotonese Dop, ricordiamo i riconoscimenti del Torrone di Bagnara Igp, dalla Salama da Sugo Igp e della Piadina Romagnola Igp. Nel complesso (dati Ismea) le denominazioni d’origine italiane nell’ultimo anno hanno avuto un volume di produzione di 1,27 milioni di tonnellate, di cui oltre un terzo destinato all’export (export che è salito del 5% su base annua); il fatturato complessivo al consumo è di circa 13 miliardi di euro.
Ma quali sono le Dop, Igp e Stg italiane più vendute? Secondo l’ultimo Rapporto Qualivita-Ismea sulle produzione agroalimentari italiane Dop, Igp, Stg, che è stato pubblicato il 17 dicembre del 2014, ad oggi i prodotti alimentari italiani a denominazione d’origine più venduti sono – nell’ordine – i seguenti:
1) GRANA PADANO DOP (885 milioni di euro di fatturato alla produzione nazionale, 1,5 miliardi al consumo nazionale, 530 milioni all’export e il 30% della produzione che varca i confini nazionali)
2) PARMIGIANO REGGIANO DOP (809 milioni di euro il fatturato alla produzione nazionale, 1,5 miliardi al consumo nazionale e 460 milioni all’export; anche in questo caso il 30% della produzione viene esportato)
3) MELA ALTO ADIGE IGP (terza grazie soprattutto alla quantità percentuale esportata, pari al 61%)
4) PROSCIUTTO DI PARMA DOP (500 milioni di euro per il fatturato alla produzione nazionale, 1,5 miliardi al consumo nazionale e 241 milioni all’export)
4 EX AEQUO) PECORINO ROMANO DOP
6) ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP
8) MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP
11) PROSCIUTTO DI SAN DANIELE DOP
13) BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP
14) TALEGGIO DOP
15) OLIO TOSCANO IGP
Ricordiamo la differenza tra Dop, Igp e Stg. Dop, Igp e Stg sono marchi attribuiti dall’Unione Europea a prodotti alimentari tipici e di particolare pregio, previo il rispetto – per ogni prodotto – di un determinato disciplinare di produzione. Dop (Denominazione di origine protetta) è il riconoscimento con i criteri più “severi”, e viene attribuito a prodotti alimentari con caratteristiche legate a uno specifico e limitato territorio di produzione (clima, ambiente, tecniche di produzione tradizionali). Igp (Indicazione geografica protetta) è una dicitura con criteri meno stringenti rispetto a Dop (si parla di una sola determinata qualità o caratteristica del prodotto che deve essere legata a una determinata area geografica, e il legame con l’area geografica può avvenire anche in un una sola fase del processo produttivo, produzione o trasformazione o elaborazione, purché la fase in questione sia decisiva per la qualità di pregio che rende Igp il prodotto). Stg (Specialità tradizionale garantita) è un marchio che ha criteri ancora meno stringenti dell’Igp (tutela prodotti alimentari con specificità legate a un metodo di produzione tradizionale, ma che non devono necessariamente avere un legame con una determinata area di produzione).
(Luigi Torriani)
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