E’ di scena a Parma da lunedì 5 a giovedì 8 maggio 2014 la nuova edizione di Cibus (qui il nostro articolo sulla precedente edizione, l’edizione 2012), il grande Salone Internazionale dell’Alimentazione. Un appuntamento da oltre 60.000 visitatori riservato esclusivamente ai professionisti del food, retail e Ho.Re.Ca e focalizzato sull’export e sull’internazionalizzazione del Made in Italy agroalimentare.
L’Italia è il Paese leader mondiale nelle denominazioni di origine, con un export in continua crescita che tocca numeri da record soprattutto nel comparto vinicolo ma con il problema perenne dell’Italian Sounding. Nonostante la Crisi epocale che sta attraversando il nostro Paese, il Made in Italy alimentare resta un marchio vincente, ma è fondamentale riuscire a valorizzarlo al meglio sui mercati internazionali.
E’ proprio questo lo scopo e il senso di Cibus, salone organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare aperto ai soli professionisti del food, retail e Ho.Re.Ca, con la partecipazione di 1.300 top buyers da novanta Paesi, per un totale di oltre 63.000 visitatori, di cui 13.000 esteri. Spiega Elda Ghiretti, Cibus brand manager: “il crescente interesse delle imprese alimentari per l’export si riflette nelle adesioni a Cibus 2014. Ad oggi, il trend di conferme di prenotazione degli espositori registra un segno positivo rapportato allo stesso rilevamento dell’edizione precedente. Sono tante le imprese che vengono a Cibus per la prima volta, anche attratte dalle novità della 17ª edizione”. Tra i grandi buyer delle catene estere hanno già confermato la loro presenza a Cibus 2014 Globus Gourmet (Russia), HeB (Usa), Grupo Pao de Acucar (Brasile), Aeon (Giappone), Rewe (Germania), Intermarche (Francia), Jumbo (Paesi Bassi), Loblaw (Canada), Delhaize (Belgio), e la Daymon Worldwide, società americana leader mondiale nel campo della consulenza alle catene distributive, che per la prima volta partecipa a una fiera alimentare italiana. Da ricordare inoltre la presenza dei buyer e category manager giapponesi delle più importanti catene di Tokyo, che sranno ospiti a maggio di Cibus e che due mesi prima, a marzo, riceveranno direttamente in Giappone la visita di un gruppo di aziende italiane nell’ambito di “Cibus Market Ceck”, un’iniziativa congiunta di Fiere di Parma e Federalimentare.
Tra gli appuntamenti di Cibus 2014 segnaliamo: Cibus nel dettaglio (area espositiva di mille mq con cento espositori scelti tra i fornitori di Lekkerland, società internazionale leader nella distribuzione di prodotti dolciari, bevande e articoli d’impulso in Italia), Micromalto (area dedicata ai birrifici artigianali italiani), Alma Caseus (concorso per gli operatori professionali della filiera dei formaggi), Cibus Bio (area dedicata al comparto del biologico), Free From (l’area dei prodotti senza lievito, senza glutine e senza lattosio), Frozen (area dedicata al mercato dei surgelati e ready meal), Store Brand (ricerca dell’Università di Parma per scoprire “in che modo la conoscenza della clientela può orientare lo sviluppo della marca commerciale e sostenere le esportazioni del made in Italy”), Food Service (gruppo di lavoro per “individuare e analizzare focus e tendenze «dell’Away From Home» e realizzare una lounge dedicata agli operatori e professionisti del settore”), Bollicine (area enoteca con degustazioni in collaborazione con l’enologo Luca Maroni), Pianeta Nutrizione & Integrazione (forum interdisciplinare sulla sana alimentazione), Assemblea Federalimentare, convegno “Promuovere il Made in Italy, lezioni dall’estero“, convegno “Food Servive e Duty Free: Alimentiamo le vendite“, convegno “Quale futuro per la promozione delle vendite“.
Spiega il presidente di Federalimentare Filippo Ferrua: “i dati più recenti sull’export di settore rimangono positivi. Stanno andando deluse, tuttavia, le speranze di un’accelerazione del passo espansivo dell’export 2013, dopo il +6,9% registrato nel 2012, a compensazione della caduta inarrestabile del mercato interno. È la conferma delle difficoltà del settore a svincolarsi dalla stretta della crisi e a inserirsi finalmente nel ‘punto di svolta’ verso convincenti profili di ripresa. Da qui la validità della tradizionale scelta strategica di Federalimentare di organizzare assieme a Fiere di Parma “Cibus 2014”, alla ricerca di ogni possibilità di contatto e di ogni spunto di sviluppo e sostegno della proiezione export-oriented delle imprese italiane, soprattutto Pmi“.
Secondo Antonio Celle, amministratore delegato di Fiere di Parma: “dobbiamo essere capaci di capitalizzare all’estero, in tempi brevi, le nostre competenze distintive, realizzando alleanze con gli operatori leader nei diversi mercati. La nostra joint venture con la Fiera di Colonia è una best practice: in 12 mesi abbiamo garantito ai nostri espositori la massima visibilità su un mercato strategico come l’Asean grazie ad un accesso privilegiato alla fiera thailandese Thaifex, che con i suoi 1500 espositori è la più grande e visitata fiera dell’Asia. Le prossime tappe di Cibus/Anuga sono Cina e Sud America, sempre all’interno di eventi leader. I nostri clienti non possono permettersi costosi (o lunghi) esperimenti. Lavorare su piattaforme consolidate ci consente inoltre di entrare in relazioni con i top buyers di tutto il mondo e quindi garantire la loro presenza a Parma durante Cibus dove potranno culminare sul territorio la loro esperienza di business con il made in Italy alimentare“.
(Luigi Torriani)
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