La Patata Rossa di Colfiorito dal 22 aprile 2015 è ufficialmente un prodotto Igp, iscritto nel registro europeo delle Denominazioni di origine. L’Italia si conferma il Paese con il maggior numero di prodotti alimentari di pregio tutelati dall’Unione Europea.
La Patata Rossa di Colfiorito è la duecentosettanduesima denominazione di origine italiana, tra Dop, Igp e Stg (qui l’elenco completo, in continuo aggiornamento). L’Italia è il primo Paese al mondo per numero di prodotti alimentari a denominazione d’origine con marchio Ue, davanti alla Francia (219 prodotti), alla Spagna (180), al Portogallo (125) e alla Grecia (101). Nel 2014 abbiamo avuto riconoscimenti importanti, come il Pecorino Crotonese Dop, il Torrone di Bagnara Igp, la Salama da Sugo Igp e la Piadina Romagnola Igp. Ora, ad aprile 2015, arriva il riconoscimento Igp per la Patata Rossa di Colfiorito.
La denominazione “Patata Rossa di Colfiorito” indica i tuberi maturi della specie Solanum tuberosum della famiglia delle Solanacee, ha la buccia di tipico colore rosso e in base al Disciplinare di Produzione può essere coltivata esclusivamente nell’area montana dell’Appennino Umbro-Marchigiano, a un’altitudine di almeno 470 metri, tra l’area est della provincia di Perugia e l’area ovest della provincia di Macerata. La zona di produzione riguarda i comuni umbri di Foligno, Nocera Umbra, Valtopina, Sellano e i comuni marchigiani di Serravalle di Chienti, Muccia, Pieve Torina, Sefro, Visso e Montecavallo. La semina avviene tra il primo marzo e il 30 giugno, e la raccolta si effettua dal primo agosto fino a tutto il mese di novembre.
Ricordiamo la differenza tra Dop, Igp e Stg. Dop, Igp e Stg sono marchi attribuiti dall’Unione Europea a prodotti alimentari tipici e di particolare pregio, previo il rispetto – per ogni prodotto – di un determinato disciplinare di produzione. Dop (Denominazione di origine protetta) è il riconoscimento con i criteri più “severi”, e viene attribuito a prodotti alimentari con caratteristiche legate a uno specifico e limitato territorio di produzione (clima, ambiente, tecniche di produzione tradizionali). Igp (Indicazione geografica protetta) è una dicitura con criteri meno stringenti rispetto a Dop (si parla di una sola determinata qualità o caratteristica del prodotto che deve essere legata a una determinata area geografica, e il legame con l’area geografica può avvenire anche in un una sola fase del processo produttivo, produzione o trasformazione o elaborazione, purché la fase in questione sia decisiva per la qualità di pregio che rende Igp il prodotto). Stg (Specialità tradizionale garantita) è un marchio che ha criteri ancora meno stringenti dell’Igp (tutela prodotti alimentari con specificità legate a un metodo di produzione tradizionale, ma che non devono necessariamente avere un legame con una determinata area di produzione).
(Luigi Torriani)