Al di là di polemiche e scandali di ogni genere, Expo Milano 2015 è un’occasione importantissima per il nostro Paese. Secondo le stime della Coldiretti grazie a Expo arriveranno in Italia 8 milioni di turisti stranieri in più, con una spesa aggiuntiva di 5,4 miliardi.
Expo Milano 2015 inizia il primo maggio e prosegue fino al 31 ottobre. In questo periodo e grazie a Expo secondo la Coldiretti arriveranno in Italia otto milioni di turisti stranieri in più rispetto a quanti arrivano abitualmente ogni anno negli stessi mesi. Complessivamente, in un anno, arrivano in Italia circa 50 milioni di turisti stranieri, per cui Expo nel 2015 – considerando l’intera Italia – porterà a un incremento di almeno il 16% degli arrivi turistici dall’estero.
Secondo le stime della Coldiretti questi 8 milioni di stranieri che arriveranno in Italia attirati da Expo spenderanno in media – durante la loro permanenza nel nostro Paese – 675 euro a testa, per un totale di 5,4 miliardi. Nel dettaglio: un miliardo e 350 milioni (il 25% del totale) andranno in spese di alloggio e trasporti, un miliardo e 300 milioni (il 24%) sarà destinato all’acquisti di abiti, calzature e altri oggetti di manifattura, un miliardo (il 18%) andrà per i pasti in ristoranti, trattorie e pizzerie, 900 milioni (il 17%) per attività culturali, ricreative e di intrattenimento, 750 milioni (il 14%) per acquisti di alimentari in supermercati e negozi di prodotti tipici, 100 milioni (il 2%) per altre spese varie.
Expo è dunque un’occasione irripetibile per l’Italia ma – come ha chiarito il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – l’elemento decisivo è riuscire a “creare le condizioni per prolungare il soggiorno dei visitatori stranieri al di fuori dell’area espositiva di Milano con nuove attrazioni lungo tutta la Penisola nelle città e nelle campagne”. Da questo punto di vista – secondo molti – si sarebbe dovuto e potuto fare di più. A livello nazionale pesa soprattutto l’inadeguatezza del sito Verybello.it, creato dal Ministro Franceschini come grande aggregatore di tutti gli eventi più significativi che si svolgeranno in Italia tra maggio e ottobre ma da subito subissato di critiche. A livello locale (Milano e Lombardia) a pesare in negativo è soprattutto la questione degli orari di chiusura e del prezzo dei biglietti: l’orario di chiusura di Expo fissato inusualmente tardi (alle ore 23.00, mentre di solito agli Expo la chiusura è fissata alle 20.00) e il biglietto di ingresso serale (dopo le 20.00) fissato a prezzo troppo basso (5 euro anziché gli almeno 15 euro di cui si parlava inizialmente) spingono gli utenti a mangiare all’interno di Expo anziché cercare un ristorante a Milano e dintorni.
(Luigi Torriani)
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