C’è già un’importante conseguenza economica dell’emergenza Xylella, il batterio che sta uccidendo gli ulivi secolari del Salento: la Francia ha bloccato l’importazione di piante e vegetali provenienti dalla Puglia.
Abbiamo già parlato qui su Universofood dell’emergenza Xylella in Puglia. La Xylella fastidiosa è un batterio parassita che può colpire oltre 150 specie vegetali, sia ornamentali (per esempio l’oleandro) e forestali (per esempio la quercia) sia di interesse agricolo (in particolare agrumi, vite, ulivo, caffè, avocado, pesco, mandorlo). Quando entra in azione la Xylella la pianta viene progressivamente disseccata, e attraverso un insetto-vettore (cicala sputacchina) il batterio si diffonde poi di pianta in pianta propagando il contagio. Fino al 2013 le segnalazioni di Xylella in Europa erano rarissime, e il parassita era diffuso quasi esclusivamente in Nord America e Sud America. Nel 2013 la Xylella viene individuata in alcuni ulivi del Salento (probabilmente proveniente da piante ornamentali importate dal Sud America), e a un anno e mezzo di distanza – a inizio 2015 – l’emergenza esplode.
Per l’Unione Europea l’unica soluzione possibile è distruggere gli alberi malati, un’opzione che vede però la forte contrarietà dell’opinione pubblica italiana. A marzo 2015 il Governo Renzi ha nominato un Commissionario straordinario per l’emergenza, il comandante della Forestale Giuseppe Silletti. Il Piano di Silletti, che prevede una parte di trattamento fitosanitario ma anche l’abbattimento di molte piante, è stato peraltro poi sospeso dal Tar di Lecce fino al 9 aprile, e la situazione è in continua evoluzione. Nel frattempo entrano in gioco le prime conseguenze economiche dell’emergenza. Il governo francese, con decreto firmato dal Ministro dell’Agricoltura Stéphane Le Foll, ha vietato le importazioni in Francia di vegetali e piante dalla Puglia, per evitare qualsiasi rischio di contagio. Il governo francese, in una nota ufficiale diffusa venerdì 4 aprile, ha spiegato: “un decreto è stato firmato oggi e verrà pubblicato domani, per vietare l’importazione in Francia di vegetali sensibili a Xylella fastidiosa e provenienti dalle zone colpite. Questo divieto riguarda gli scambi intra-europei dalla regione delle Puglie e le importazioni provenienti da zone infette di Paesi terzi coinvolti. A questo si aggiungerà un rafforzamento del piano di controllo e di sorveglianza sull’insieme del territorio nazionale”.
Il Ministro Maurizio Martina ha commentato in questi termini il clamoroso embargo francese: “giudico il provvedimento francese decisamente sbagliato e inopportuno perché il problema Xylella si sta affrontando a livello comunitario e ogni decisione dovrebbe essere assunta insieme in tale contesto. Una scelta unilaterale di questo tipo rischia di aggravare ulteriormente la situazione, mentre si deve procedere con tempestività mantenendo tutta la concentrazione sulle soluzioni tecniche individuate. Noi dobbiamo andare avanti rapidamente con l’attuazione delle misure di contrasto alla diffusione della Xylella. Anche per questo sarò in Puglia la prossima settimana per un incontro operativo con Regione, Commissario straordinario di Protezione civile e il comitato scientifico che lavora sull’emergenza oltre che con il territorio. Nel fare questo deve anche essere chiaro che noi difenderemo in ogni sede i nostri interessi nazionali”. Mentre la Coldiretti, in un comunicato stampa, ha parlato di “una decisione arbitraria, assunta al di fuori del diritto comunitario, che rischia di scatenare una guerra commerciale senza precedenti”. Secondo la Coldiretti “stupisce la decisione di intervenire brutalmente con un provvedimento nazionale su una materia di competenza comunitaria da parte di un Paese come la Francia, che è un partner storico dell’Italia, con la quale ha partecipato alla nascita dell’Unione Europea. I tempi, i modi e i contenuti del provvedimento appaiono sproporzionati ed irrispettosi, del tutto inaccettabili, e vale la pena ricordare che l’Italia è anche vittima della mancanza di controlli alle frontiere dell’Unione europea da dove è arrivata la malattia. Se il blocco venisse attuato provocherebbe un danno enorme all’economia della Puglia e dell’Italia, ma metterebbe anche a rischio i rapporti commerciali nell’agroalimentare tra Italia e Francia in un difficile momento di crisi economica”.
(Luigi Torriani)