La Piadina Romagnola e la Salama da Sugo sono stati ufficialmente riconosciuti in sede Ue come prodotti Igp. Salgono dunque a 268 i prodotti alimentari italiani tutelati dall’Unione Europea, e l’Italia si conferma il Paese leader per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg.
La Piadina Romagnola diventa ufficialmente Igp con il Regolamento di esecuzione (Ue) n. 1174/2014 del 24 ottobre 2014. La Salama da Sugo diventa ufficialmente Igp con il Regolamento di esecuzione (Ue) n. 1173/2014 del 24 ottobre 2014. Dunque nello stesso giorno – il 24 ottobre – due prodotti italiani entrano nell’elenco dei prodotti alimentari europei di pregio (Dop, Igp, Stg) tutelati dalla legislazione Ue. L’Italia si conferma il Paesi leader per numero di riconoscimenti: ad oggi sono 268 i prodotti alimentari italiani riconosciuti (qui l’elenco completo, in continuo aggiornamento), e precisamente 105 Igp, 161 Dop e 2 Stg. Dietro all’Italia ci sono la Francia (con 217 riconoscimenti) e la Spagna (con 179 riconoscimenti). La categoria più rappresentata è quella dei prodotti ortofrutticoli (con 103 tra Dop e Igp italiane), seguita dai formaggi (49), gli oli d’oliva (43) e i prodotti a base di carne (38). I prodotti alimentari italiani più celebri tutelati a livello Ue sono il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano e il Prosciutto di Parma, che da soli rappresentano la metà del fatturato complessivo delle Dop, Igp e Stg italiane.
La Piadina Romagnola Igp (qui il testo del Disciplinare di Produzione) è un prodotto preparato esclusivamente con farina di grano tenero, acqua, grassi, sale, lievito, senza conservanti, aromi e altri additivi; l’area di produzione corrisponde al territorio delle province di Rimini, Forli’-Cesena, Ravenna e parte della provincia di Bologna; oltre alla Piadina Romagnola propriamente detta, è prevista dal Disciplinare un’altra tipologia – la Piadina Romagnola alla Riminese, mediamente più sottile e più larga. La Salama da Sugo (qui il testo del Disciplinare di Produzione) è un prodotto di salumeria costituito da una miscela di carni suine aromatizzate ed insaccate nella vescica naturale del suino, con utilizzo di vino e spezie (il sugo che trrasuda durante la cottura è appunto il risultato della non completa evaporazione degli alcolici utilizzati); l’area di produzione corrisponde alla provincia di Ferrara (con esclusione dei comuni di Goro, Codigoro, Lagosanto e Comacchio).
Ricordiamo la differenza tra Dop, Igp e Stg. Dop, Igp e Stg sono marchi attribuiti dall’Unione Europea a prodotti alimentari tipici e di particolare pregio, previo il rispetto – per ogni prodotto – di un determinato disciplinare di produzione (Dop, Igp e Stg dal 2009 servono per classificare, oltre agli alimenti, anche i vini: Igp sono gli ex Igt e Dop sono gli ex Doc e Docg). Dop (Denominazione di origine protetta) è il riconoscimento con i criteri più “severi”, e viene attribuito a prodotti alimentari con caratteristiche legate a uno specifico e limitato territorio di produzione (clima, ambiente, tecniche di produzione tradizionali). Igp (Indicazione geografica protetta) è una dicitura con criteri meno stringenti rispetto a Dop (si parla di una sola determinata qualità o caratteristica del prodotto che deve essere legata a una determinata area geografica, e il legame con l’area geografica può avvenire anche in un una sola fase del processo produttivo, produzione o trasformazione o elaborazione, purché la fase in questione sia decisiva per la qualità di pregio che rende Igp il prodotto). Stg (Specialità tradizionale garantita) è un marchio che ha criteri ancora meno stringenti dell’Igp (tutela prodotti alimentari con specificità legate a un metodo di produzione tradizionale, ma che non devono necessariamente avere un legame con una determinata area di produzione).
(Luigi Torriani)
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