Secondo i dati del Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) tra gennaio e settembre del 2014 ci sono stati sequestri in campo agroalimentare per 32 milioni di euro, a seguito di 60.000 verifiche.
L’Italia è il Paese leader europeo per il numero di prodotti alimentari di pregio con riconoscimento dell’Unione Europea (Dop, Igp, Stg), ha il maggior numero di prodotti alimentari tipici certificati, e un export alimentare che continua a crescere (anche se deve fare i conti, ora, con il problema dell’embargo russo). Ma l’Italia è anche il Paese “leader” per le agromafie (nel nostro Paese hanno un volume d’affari di 12,5 miliardi) e per le contraffazioni alimentari. Il falso Made in Italy (cioè il fenomeno della vendita da parte di aziende italiane di prodotti alimentari con marchio italiano ma realizzati con materie prime d’importazione, da non confondersi con l’ Italian Sounding, che è l’uso improprio da parte di aziende estere di nomi e etichette che richiamano impropriamente all’italianità) è uno dei problemi più gravi del settore alimentare italiano. Poi ci sono le vere e proprie truffe alimentari, come il caso recente del maxisequestro di falso Brunello di Montalcino. In molti casi le truffe pongono anche seri problemi di sicurezza alimentare, che aumentano proporzionalmente alla crescita del fenomeno del low cost.
Naturalmente in tutto questo c’è un rovescio della medaglia: il fatto che vengano scoperte e sanzionate le truffe alimentari significa che il sistema dei controlli in Italia funziona. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Mipaaf nei primi nove mesi del 2014 sono stati effettuati in Italia 60.000 controlli sui prodotti alimentari (da parte dell’Ispettorato repressione frodi (Icqrf), i Nuclei Antifrodi Carabinieri – Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari (Nac), il Corpo forestale dello Stato e le Capitanerie di Porto-Guardia Costiera), con 32 milioni di euro di sequestri, 6.000 sanzioni e quasi mille persone segnalate alle autorità giudiziarie. In questo senso si può parlare di un buon livello di sicurezza alimentare nel nostro Paese (e anche in un altro senso: i prodotti ortofrutticoli italiani sono i meno contaminati in Europa da pesticidi e residui chimici da fitofarmaci).
Il Ministro Maurizio Martina ha commentato i dati del Mipaaf in questi termini: “Il sistema di controlli italiano è una delle ragioni fondamentali della grandezza del Made in Italy, come dimostra il fatto che è studiato in Europa e nel mondo proprio per la sua eccellenza. Il nostro impegno è quello di continuare a perfezionare ulteriormente questo sistema, seguendo un duplice binario: da un lato rafforzando e rendendo più efficienti i controlli, dall’altro snellendo e semplificando il rapporto con le imprese. Alcune importanti novità sono state già introdotte nella legge competitività con #campolibero. Abbiamo creato il registro unico dei controlli: un’operazione di grandissima portata per semplificare la vita delle aziende. Entro la fine del mese trasmetteremo al Ministero dell’Interno la bozza di decreto attuativo per renderlo operativo. Ma vogliamo andare ancora oltre, in una prospettiva di rilancio sul tema della lotta alla contraffazione a livello europeo e internazionale, sia utilizzando il semestre italiano di Presidenza dell’Ue che un appuntamento come Expo 2015. Organizzeremo un Forum internazionale a Milano il prossimo marzo, dove riuniremo le strutture di controllo europee per un confronto e un potenziamento degli strumenti di contrasto alle frodi. Tra i principali obiettivi di questa iniziativa c’è pure il potenziamento della lotta agli illeciti sul web e anche qui l’Italia è capofila per la sua attività”.
(Luigi Torriani)