Nell’ultimo anno sono cresciute del 58% le importazioni nel nostro Paese di vino proveniente da Paesi extracomunitari. Dove va a finire tutto questo vino?
L’Italia è il primo Paese produttore e il primo Paese esportatore di vino al mondo, con un export che ha superato i 4,4 miliardi nel 2011, ha toccato i 4,5 miliardi nel 2012, e si è attestato intorno ai 5 miliardi nel 2013 (tra le regioni italiane sono impressionanti, in particolare, i numeri del Veneto). Ma attenzione: anche nel comparto dei vini sta prendendo piede il fenomeno del falso Made in Italy.
Del falso Made in Italy abbiamo parlato molte volte su Universofood (qui un riassunto recente). In estrema sintesi: un prodotto alimentare viene confezionato in Italia e venduto da un’azienda italiana con marchio italiano ma è stato realizzato con materie prime d’importazione. Le filiere in cui il fenomeno del falso Made in Italy è particolarmente eclatante sono quella dei formaggi (soprattutto i simil grana), quella dei pomodori (con arrivi dalla Cina), quella dell’olio di oliva (l’Italia è il primo importatore mondiale di olio di oliva, importa olio per lo più da Spagna, Grecia e Tunisia e lo rivende come italiano; peraltro i più importanti marchi italiani di olio sono stati venduti negli ultimi anni agli spagnoli) e quella della carne e dei salumi (l’Italia importa circa il 40% della carne e dei salumi che poi immette sul mercato con marchi italiani).
Nel caso dei vini il fenomeno del falso Made in Italy non raggiunge certamente le proporzioni che raggiunge nei comparti del formaggio, dell’olio di oliva, dei pomodori e delle carni e salumi. Ma gli ultimi dati diffusi dalla Coldiretti fanno riflettere: nell’ultimo anno (2013) sono stati importati in Italia 227 milioni di litri di vino (sfuso, da imbottigliare), pari al 5% dell’intera produzione italiana; 155 milioni di litri sono arrivati dall’Unione Europea, 72 milioni di litri da Paesi extra Ue, con un aumento delle importazioni di vino dai Paesi extracomunitari del 58%. Dove fa a finire questo vino? La risposta è scontata: secondo la Coldiretti viene “imbottigliato in Italia” e rivenduto come italiano facendo “concorrenza sleale ai produttori nazionali” onesti e “ingannando i consumatori”.
(Luigi Torriani)
gones25 pi DD qui prend Payet alors qu’il y a des joueur 15 fois supérieur a lui comme BEN ARFA et vous pourrez dire ce que vous voulez se joueur a éomÃnr©ment de talent ou même ben yedder !