Cresce anche nel 2013 l’export del Grana Padano, che si conferma (dati Istat) il formaggio più consumato al mondo e il prodotto Dop più venduto.
L’italia è il Paese leader mondiale per numero di prodotti alimentari certificati (Dop, Igp, Stg), con un export agroalimentare che da anni è in continua crescita e compensa in parte il crollo dei consumi interni. I prodotti alimentari del Made in Italy sono anche i più imitati e i più contraffatti al mondo, sia da parte di aziende estere (il cosiddetto Italian Sounding, che fa perdere al nostro Paese 300.000 posti di lavoro e 60 miliardi di fatturato annuo) sia da parte di aziende italiane (il cosiddetto falso Made in Italy, con casi eclatanti come quello dell’olio di oliva).
Nella filiera dei formaggi sul fronte dell’Italian Sounding – oltre ai “tradizionali” Parmesao brasiliano, Regianito argentino, Parmeson cinese, Tinboonzola australiana, Cambozola tedesca, Gorgonzola Cheese Bel Gioioso degli Stati Uniti, ecc. – ricordiamo il fenomeno recente dei Cheese Kit, i kit per “creare” in casa i formaggi “italiani” (ci sono anche i Wine-Kit per “creare” in casa vini “italiani”). Sul fronte del falso Made in Italy, nella filiera dei formaggi, il caso più eclatante è quello del Grana, con le importazioni di formaggi simil-grana che sono aumentate in Italia dell’88% negli ultimi dieci anni.
Ma il vero Grana Padano resta il formaggio più consumato al mondo e il prodotto Dop più venduto. Superato i danni del Terremoto emiliano del maggio 2012 (almeno 500 milioni di danni per il settore alimentare, di cui 70 milioni per il Grana Padano e 150 milioni per la filiera del Parmigiano Reggiano e ), il Grana Padano ha ricominciato subito a crescere, e già nello stesso 2012 ha segnato un 7% nell’export rispetto al 2011. Ora i dati Istat per il 2013 (gennaio-novembre 2013) parlano di un +5,87% nell’export di Grana Padano rispetto al 2012. Per i Paesi Ue la crescita è del 7%, per i Paesi extraeuropei del 4%. Il primo Paese importatore di Grana Padano è la Germania, con 350.000 forme di Grana consumate e un +8,5% rispetto al 2012. Al secondo posto gli Stati Uniti (160.000 forme annue), al terzo posto la Svizzera (quasi 140.000 forme). Da segnalare la crescita dell’export di Grana Padano in Austria (+15% rispetto al 2012), in Spagna (+11%), in Giappone (+8%) e in Russia (+25%), mentre Stati Uniti e Canada segnano – insieme – un +4%.
(Luigi Torriani)