E’ partito il 21 gennaio 2014 il nuovo progetto di Google “Made in Italy: eccellenze in digitale”, per valorizzare sul web il Made in Italy agroalimentare e artigianale, e per aiutare le piccole e medie imprese italiane a potenziare il proprio business muovendosi al meglio sul web.
L’Italia è il Paese leader mondiale per numero di prodotti alimentari certificati (Dop, Igp, Stg), e l’export agroalimentare è in continua crescita. Ma l’Italian Sounding e il falso Made in Italy fanno perdere decine di miliardi di fatturato ogni anno (60 miliardi solo per l’Italian Sounding) alle aziende agroalimentari italiane con produzioni di qualità.
Un modo per valorizzare e per rilanciare il vero Made in Italy è puntare maggiormente sul web. Secondo i dati diffusi da Google nell’ultimo anno le ricerche legate al Made in Italy sono cresciute del 12%, con numeri significativi soprattutto per moda, turismo e agroalimentare. Ma la presenza delle aziende italiane sul web è ancora inadeguata: secondo gli ultimi dati Eurisko soltanto il 34% delle PMI (piccole e medie imprese) italiane ha un proprio sito internet e solo il 13% lo utilizza per fare e-commerce. Nasce da queste considerazioni il progetto “Made in Italy: eccellenze in digitale”, un’idea di Google realizzata in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), con Unioncamere, Università Ca’ Foscari di Venezia, Fondazione Symbola e Repubblica.it.
Il progetto “Made in Italy: eccellenze in digitale” (qui la videopresentazione del progetto) è partito il 21 gennaio 2014 con due novità. La prima è un portale – Google Cultural Institut Made in Italy – per far conoscere in tutto il mondo i grandi prodotti del Made in Italy, dall’artigianato (Vetro di Murano, Fisarmonica di Vercelli, Merletto di Ascoli Piceno, …) all’agroalimentare (Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto San Daniele, Prosciutto di Parma, …). La seconda novità è il sito eccellenzeindigitale.it, finalizzato ad aiutare le piccole e medie imprese a potenziare il proprio business sfruttando al meglio i benefici economici che può portare il web. In collaborazione con Unioncamere sono poi previste venti borse di studio per giovani “digitalizzatori” che lavoreranno per sei mesi con aziende piccole e medie di tutta Italia per portare online il meglio del Made in Italy che ancora fatica a cogliere le nuove opportunità offerte dalla Rete.
(Luigi Torriani)