Secondo gli ultimi dati Vinexpo la Cina è diventato il primo Paese al mondo per i consumi di vino rosso, con una crescita del 136% dal 2008 ad oggi.
Dall’inizio della Crisi (2008) ad oggi il consumo di vino rosso è sceso in Italia del 5,8% e in Francia addirittura del 18%. Ma nello stesso periodo a livello globale il mercato del vino risulta in crescita (+3,23%, per un totale di 2,663 miliardi di casse da 12 bottiglie), e entro il 2017 dovrebbe salire di un ulteriore 4,97%, con una stima del 14% negli Stati Uniti. Siamo dunque di fronte a un’occasione storica per i grandi Paesi produttori di vino, in particolare l’Italia (primo Paese produttore e esportatore di vino al mondo) e la Francia.
In questo contesto i mercati più promettenti per l’export sono quelli extraeropei, e soprattutto i mercati asiatici (non a caso l’Unione Europea nel 2012 ha siglato un accordo con la Cina per il reciproco riconoscimento dei prodotti alimentari tipici, ed è stato poi scongiurato il rischio dei dazi cinesi sui vini europei che si era profilato a metà 2013). Secondo i dati Vinexpo dal 2008 a oggi il consumo di vino rosso in Cina (e Hong Kong) è cresciuto addirittura del 136% (del 175,4% dal 2007 a oggi). Alla fine del 2013 la Cina è dunque diventata, con oltre 155 milioni di casse da 9 litri (pari a 1,86 miliardi di bottiglie), il primo Paese consumatore di vino rosso al mondo, davanti alla Francia 150 milioni di casse) e all’Italia (141 milioni di casse). Pur considerando l’ovvia differenza numerica tra le popolazioni dei diversi Paesi (la Cina ha oltre 1,35 miliardi di abitanti, la Francia 65 milioni, l’Italia 60 milioni), colpisce vedere la Cina davanti ai Paesi europei storiche patrie dei vini, e sono impressionanti le percentuali di crescita dei consumi di vino nel gigante asiatico.
Si parla di vino rosso, che rappresenta in Cina l’80% del consumo totale di vini. Anche i bianchi e in particolare gli spumanti sono in crescita, ma resta di gran lunga preferito il vino rosso, anche perché – come ha spiegato la Coldiretti in un recente comunicato stampa – “nella cultura cinese il colore rosso è associato a salute, potere e fortuna”. E attenzione: il margine di crescita per i vini europei in Cina è ancora molto ampio, se si pensa – tra l’altro – che ad oggi le importazioni i vini di importazioni rappresentano in Cina soltanto il 19% sul totale dei vini venduti (il restante 81% è di produzione locale).
(Luigi Torriani)