Oltre 700 tonnellate di prodotti ittici illegali sequestrati per un importo in sanzioni amministrative superiore al milione di euro: sono questi i numeri dell’operazione “Clear Label”, che per tutto il mese di dicembre 2013 ha visto la Guardia Costiera impegnata in oltre 8.000 controlli su tutto il territorio nazionale.
Negli ultimi anni sono state tante le novità legislative per limitare i danni della pesca intensiva e le frodi nel settore ittico, dalla licenza a punti per la pesca al fermo pesca alla nuova riforma della PCP (Politica Comune della Pesca) fino a iniziative per tutelare il vero pesce Made in Italy come l’introduzione dell’etichetta “prodotto italiano” (purtroppo – ma è un altro discorso – a queste iniziative si è poi accompagnato anche un aumento della tassazione che è ormai insostenibile). In questo contesto continuano le frodi alimentari (si pensi al recente allarme di Slow Food sul “pesce dopato”), ma crescono anche i controlli e le sanzioni.
La cosiddetta operazione “Clear Label”, che ha impegnato la Guardia Costiera per tutto il mese di dicembre con controlli sia in mare che a terra, è una delle più importanti operazioni di sequestro di prodotti ittici illegali degli ultimi anni. L’operazione ha visto il coinvolgimento di 5.690 uomini della Guardia Costiera, con l’utilizzo di 292 mezzi aeronavali, e un totale di 8.023 controlli su tutto il territorio nazionale (controlli su punti di sbarco e pescherie ma anche su 550 centro di distribuzione all’ingrosso, 436 mercati ittici e 658 ristoranti). Sono numerosi gli illeciti riscontrati, e in particolare: truffa e frode ai danni del consumatore, assenza di regolare etichettatura, commercio di prodotti ittici sottomisura, commercio di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione, commercio di prodotti ittici provenienti da zone di cattura non consentite, contraffazione delle indicazioni geografiche con pesce estero spacciato per italiano, e assenza di tracciabilità del pescato).
Il totale dei prodotti ittici sequestrati supera le 700 tonnellate, e raggiunge in sanzioni amministrative l’importo di 1.097.185 euro. Particolarmente preoccupanti sono i casi di Napoli e Bari, che insieme coprono la quasi totalità dei sequestri. Nel napoletano sono state sequestrate 230 tonnellate di prodotti ittici, e su 30 esercizi commerciali e depositi ispezionati sono stati rilevati 21 illeciti, sono stati eseguiti 13 sequestri amministrativi e sono state accertate 9 notizie di reato (significativo in particolare il sequestro di 5 tonnellate di militi allevati in una zona non consentita nelle acque del litorale partenopeo). A Bari sono state sequestrate 532 tonnellate di prodotti ittici (per un valore commerciale che oltrepassa i 5 milioni di euro) e sono stati rilevati 22 illeciti amministrativi. Clamoroso il caso di una piattaforma logistica dell’hinterland barese, dove sono state sequestrate 585 tonnellate di tonni “pinna gialla” buttati in cassoni d’acciaio e totalmente prive di informazioni sulle caratteristiche alimentari e sulla provenienza: si tratta del più importante sequestro di esemplari interi di tonno mai eseguito in Italia. Da segnalare infine i casi di Vibo Valentia (17 tonnellate di prodotti ittici sequestrati per carenze igienico-sanitarie), di Genova (sequestrate 12 tonnellate tra salmoni, sgombri e carpe, per assenza di etichettatura e di tracciabilità), e di Chioggia (sequestrati 864 kg di tonno rosso).
Questo il commento del ministro Nunzia De Girolamo: “l’attività di controllo sull’intera filiera ittica nel mese di dicembre è stata intensa e ha portato a significativi risultati, come il sequestro di oltre 700 tonnellate di prodotti illegali o mal conservati e sanzioni per oltre un milione di euro. Sono numeri che danno ancora una volta la dimensione dell’importanza della capillare vigilanza messa in atto a tutela dei consumatori, soprattutto nei periodi di festività in cui il consumo di pesce aumenta. Voglio esprimere il mio apprezzamento per il lavoro svolto dalle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, ribadendo la consapevolezza di dover mantenere sempre alta la guardia, con scrupolo e responsabilità”.
(Luigi Torriani)