Sono oltre 100.000 le nuove imprese avviate nel 2013 da giovani italiani con meno di 35 anni. E sono l’agricoltura e il settore agroalimentare le leve di questo ricambio generazionale dell’economia italiana.
Secondo i dati diffusi dalla Coldiretti con il dossier “Svolta generazionale dell’economia italiana” nei primi mesi del 2013 sono nate quasi 300.000 nuove imprese (296.008), e di queste oltre un terzo (100.321) sono state avviate da giovani under 35 (il 38,5% dei quali opera nel Sud Italia). Se pensiamo che in Italia ci sono ad oggi circa 6 milioni di imprese di cui 637.359 guidate da under 35 (l’11% sul totale) otteniamo in sostanza questo quadro: in Italia solo un’impresa su 10 è guidata da under 35 ma tra le nuove imprese avviate nell’ultimo anno ben una su tre ha al vertice un italiano con meno di 35 anni.
Avamposto di questo ricambio generazionale è il settore agricolo e agroalimentare: delle 100.321 nuove imprese guidate da under 35 26.206 sono nel commercio e ristorazione e 4.200 nell’agricoltura (bene anche i lavori specializzati di costruzione, con 9.432 nuove imprese). Nel frattempo c’è un boom delle iscrizioni universitarie ad Agraria, e un livello di professionalità, creatività e innovazione delle imprese agricole che è in continua crescita (si veda a questo proposito il caso di Oscar Green). Non a caso la più importante organizzazione agricola italiana, la Coldiretti, ha scelto come nuovo presidente, dopo le dimissioni di Sergio Marini, il trentatreenne Roberto Moncalvo, che in Italia è il più giovane tra tutti i presidenti delle associazioni di impresa e delle associazioni dei lavoratori, e l’età media dei presidenti regionali della Coldiretti è di 46 anni, mentre in generale – in Italia – l’età media dei presidenti di tutte le associazioni di impresa e dei sindacati del lavoro è di 62 anni, per i presidenti delle Camere di Commercio 61 anni, per i consiglieri di amministrazione delle prime cento aziende in ordine di capitalizzazione è di 62 anni, per i presidenti e amministratori delegati dei principali gruppi bancari è di 69 anni, per i presidenti e amministratori delegati delle principali società a partecipazione statale è di 62 anni.
Questo il commento del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo: “i giovani incarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio: un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee. Non possiamo perdere terreno nella corsa del paese e abbiamo ben presenti i mali che affliggono in questo momento l’Italia, a partire da un modello di sviluppo che sembra aver fatto il suo tempo ma che nei suoi aspetti degenerativi ha raggiunto la popolazione nel profondo. La possibilità di ripensare questo modello non può che passare da un profondo cambiamento che deve riguardare tanto le idee quanto gli uomini chiamati ad affermarle, a partire dalle classi dirigenziali”.
(Luigi Torriani)