Dopo il Decreto del Fare, che conteneva una novità significativa per l’agricoltura – il taglio dell’accisa sul gasolio per le serre, è in arrivo la nuova Legge di Stabilità 2014-2016, che dovrà essere approvata entro la fine del 2013. Vediamo quali sono i punti che riguardano il settore agroalimentare.
Un primo punto – fondamentale – è quello delle norme a favore dei giovani in agricoltura e a completamento del lungo iter per la vendita dei terreni agricoli dello Stato. In sintesi: viene garantita l’assegnazione in affitto o in concessione dei terreni pubblici ad uso agricolo in via preferenziale ai giovani imprenditori agricoli (“giovane” sinifica qui di età compresa tra i 18 e i 40 anni); gli interventi per l’accesso al mercato dei capitali gestisti da Ismea attraverso il Fondo di capitale di rischio devono essere prioritariamente destinati alle imprese agricole ed agroalimentari condotte da giovani; nell’ambito delle operazioni di dismissione dei terreni demaniali agricoli e a vocazione agricola (articolo 66 del decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1) si prevede che oltre ai terreni dello Stato, anche quelli delle regioni, province e comuni, possono formare oggetto delle operazioni di riordino fondiario (articolo 4 della legge 15 dicembre 1998, n. 441), a favore dei giovani imprenditori agricoli.
Gli altri punti della nuova Legge di Stabilità che riguardano il settore agroalimentare sono i seguenti:
– In vista di Expo 2015 e per sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema agricolo e alimentare sono previsti 60 milioni di euro (di cui 30 mln di euro per il 2014, 15 mln di euro per il 2015, 15 mln di euro per il 2016) per il rifinanziamento della legge 449/99.
– Vengono stanziate le risorse necessarie per la copertura della quota nazionale dei programmi cofinanziati dall’Unione europea per il periodo 2014/2020, nel settore dei fondi strutturali, dello sviluppo rurale e della pesca, e si definiscono le regole di partecipazione al cofinanziamento di tutti i programmi italiani tra Unione europea, Stato e Regioni. Per quanto riguarda lo sviluppo rurale, è prevista l’attivazione di un importo compreso tra 9 e 10,4 miliardi di euro, in funzione del tipo di programmazione che verrà scelto, per il 70% a carico dello Stato e per il restante 30% a carico delle Regioni e Province autonome, che si affiancheranno agli altri 10,4 miliardi messi a disposizione dall’Unione europea attraverso il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Il totale dei finanziamenti per lo sviluppo rurale nei per i prossimi sette anni è dunque di 20,8 miliardi di euro.
– Vengono ripristinate le agevolazioni tributarie previste per la piccola proprietà contadina e per gli interventi fondiari operati da Ismea. Tali operazioni sconteranno l’imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa e imposta catastale all’1%, nel caso in cui il trasferimento dei terreni sia a favore di coltivatori diretti e di imprenditori agricoli professionali. Negli altri casi l’aliquota è fissata al 12%.
– Per il triennio 2014-2016 vengono stanziati 150 milioni di euro a favore dei Contratti di Sviluppo nel settore industriale, inclusi quelli relativi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, da realizzare nei territori regionali diversi dalle aree dell’Obiettivo Convergenza.
– Il Fondo indigenti per l’assistenza alimentare viene rifinanziato di 5 milioni di euro per l’anno 2014. Si tratta di una norma che va ad incidere su una situazione che vede oltre 4 milioni di italiani che soffrono di povertà alimentare.
– Viene confermato anche per il 2014 lo stanziamento di 120 milioni di euro sul Fondo di solidarietà nazionale per gli aiuti sulla spesa assicurativa, con i quali sarà possibile coprire integralmente le esigenze di spesa fino all’attuale campagna assicurativa, e partire con la nuova programmazione comunitaria senza soluzioni di continuità che potrebbero mettere a rischio non solo i risultati fino ad oggi ottenuti ma anche i futuri obiettivi di ampliamento del sistema a nuove realtà produttive e territoriali grazie ai nuovi strumenti a disposizione.
– Per garantire il funzionamento della flotta aerea antincendio del Corpo forestale dello Stato è previsto lo stanziamento di 5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014.
– Per i prodotti petroliferi impiegati in lavori agricoli, orticoli, in allevamento, nella silvicoltura e piscicoltura e nelle coltivazioni sotto serra vengono stanziati 41 milioni di euro ai fini dell’applicazione delle aliquote ridotte o dell’esenzione dell’accisa: 4 milioni di euro per l’anno 2014, 21 milioni di euro per l’anno 2015 e 16 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016.
– A valere sulle disponibilità del Fondo di cui all’articolo 12 della legge 27 ottobre 1966, n. 910, l’importo di 5 milioni di euro è versato all’entrata del bilancio dello Sato nell’anno 2014 ed è riassegnato al pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze al fine di provvedere al rifinanziamento del fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolosaccarifera di cui all’articolo 1, comma 1063, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, quale competenza della restante parte del quarto anno del quinquennio previsto dalla normativa comunitaria.
(Luigi Torriani)
volevo sapere in dettaglio gli sgravi contributivi per una azienda che assume una persona di 40 anni disoccupata da piu di 1 anno iscritta al centro per l’impiego.
saluti