Dal 13 novembre 2013 in tutti i McDonald’s italiani saranno in vendita gli hamburger di carne Chianina Igp, e dal 4 dicembre gli hamburger di carne Piemontese. L’ennesima trovata pubblicitaria che giova solo alla McDonald’s o una svolta autentica verso la valorizzazione del vero Made in Italy?
È da anni che McDonald’s Italia strizza l’occhio all’agroalimentare italiano per cercare di scrollarsi di dosso l’immagine di emblema del trash alimentare globalizzato che si porta addosso da sempre. La prima grande trovata pubblicitaria, all’inizio del 2010, fu l’accordo con l’allora ministro Zaia per il panino McItaly con il 100% di ingredienti italiani (a base di crema di carciofi, formaggio asiago e lattuga, oppure – a scelta – pancetta affumicata e cipolle grigliate, con insalata di bresaola della Valtellina, parmigiano, spinaci e a parte le mele), ma fu sostanzialmente un flop. Nel 2011 il grande colpo, con tre panini firmati da Gualtiero Marchesi, in vendita per sei settimane.
Marchesi fu accusato da molti di essersi venduto facendosi strumentalizzare per dare una patina di nobiltà a una proposta alimentare improponibile, anche perché i panini firmati da Marchesi non erano certo cucinati dallo stesso Marchesi, erano realizzati con materie prime di scarsa qualità scelte da McDonald’s (Marchesi metteva solo la ricetta) ed erano in vendita soltanto per un mese e mezzo.
Ora, al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio è stato annunciato l’accordo raggiunto tra la McDonald’s e Inalca (azienda del Gruppo Cremonini che fa parte di Filiera Agricola Italia Spa, dunque associata alla Coldiretti): dal 13 novembre per tre settimane saranno in vendita 40.000 panini al giorno con hamburger di Chianina Igp, e dal 4 dicembre – sempre per tre settimane – panini con hamburger di carne Piemontese. Il prezzo, per entrambi i panini, è del 30% in più rispetto ai normali panini con hamburger di anteriore di vacca di 4-6 anni (dunque di scarso valore) proposti da McDonald’s, quindi euro 5,90 solo il panino, euro 6,90 con bibita, euro 8,35 con bibita e patatine, euro 8,95 con patatine e bibita grande (da 0,5 litri anziché 0,4 litri).
Un’occasione storica per valorizzare e diffondere tra i giovani il Made in Italy alimentare di qualità (l’Italia è il Paese con il maggior numero di prodotti Dop, Igp e Stg, ma con vendite in continuo calo), o soltanto un modo – ancora una volta – per strumentalizzare il Made in Italy per poi tornare a propinare, dopo un mese e mezzo, soltanto i soliti hamburger con Coca Cola? Una cosa è certa: questa volta, rispetto ai precedenti tentativi, c’è l’appoggio diretto della Coldiretti, con il presidente (dimissionario) Sergio Marini che ha dichiarato: “l’accordo con McDonald’s per noi rappresenta un’occasione per far conoscere anche ai più giovani la straordinaria qualità delle carni delle razze autoctone italiane, che sono un patrimonio di biodiversità, di sicurezza alimentare e di valori nutrizionali, unici ed esclusivi del nostro Paese”. E per l’amministratore delegato di Inalca Luigi Scordamaglia “se la vera italianità viene finalmente percepita come reale valore aggiunto molto è dovuto all’opera di sensibilizzazione portata avanti da Coldiretti. La decisione di McDonald’s di trasferire questo valore aggiunto su larga scala e farlo conoscere soprattutto alle giovani generazioni chiude oggi il cerchio. Il nostro Gruppo è particolarmente orgoglioso di poter in questo modo contribuire al riconoscimento delle eccellenze italiane sui mercati nazionali ed internazionali e alla valorizzazione del lavoro non semplice degli agricoltori italiani”.
(Luigi Torriani)