I vini italiani sono – insieme ai vini francesi – i vini più bevuti nel mondo, con il calo dei consumi interni che per il momento viene compensato dalla continua crescita dell’export legata anche all’aumento del consumo mondiale di vino. E la vendemmia 2013 si annuncia ottima per qualità e quantità.
La vendemmia 2012 era stata pessima, soprattutto per via delle eccezionali ondate di caldo estive. Nel 2013 – grazie a un andamento climatico favorevole (meno ondate di calore, serate più fresche) – le prime stime (dati Coldiretti) parlano di una situazione ben diversa, con una produzione di 42 milioni di ettolitri e un +3% sul 2012, un’ottima crescita anche se inferiore al boom della Francia, dove la produzione quest’anno dovrebbe crescere dell’11%, per un totale di 46 milioni di ettolitri, con il controsorpasso sull’Italia (l’anno scorso la vendemmia francese era crollata e c’era stato il sorpasso dell’Italia sulla Francia). Al terzo posto tra i Paesi produttori di vino c’è per il 2013 la Spagna, seguita da Stati Uniti e Cina.
La vendemmia, in Italia, è alla base di un giro d’affari di oltre 9 miliardi di fatturato (solo dalla vendita dei vini) e una filiera che da lavoro a 1,2 milioni di persone. Nella vendemmia 2013 sono coinvolti 650.000 ettari di vigne e oltre 250.000 aziende vinicole. E sa tutto questo bisogna poi aggiungere il coinvolgimento di altri comparti dell’industria e del commercio, dal vetro per le bottiglie alla lavorazione del sughero per i tappi, oltre ai trasporti, agli accessori e all’enoturismo. La vendemmia 2013 viene destinata per il 40% ai 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 59 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), per il 30% ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) per il 30% ai vini da tavola. Si comincia a fine agosto con le uve bianche destinate alla produzione di spumanti (Pinot, Chardonnay), e si prosegue a settembre e a ottobre con le grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo, per arivare alla conclusione a novembre con le uve di Aglianico e Nebbiolo. Nella vendemmia 2013 la produzione di vini bianchi dovrebbe superare quella dei rossi.
Spiega il Presidente di Federvini Vallarino Gancia: “confermo, per quanto abbiamo visto finora, le previsioni: quest’anno dovremmo avere, oltre che una buona quantità, anche una ottima qualità in tutte le regioni d’Italia. Questo è dovuto al fatto che abbiamo goduto di una estate con un clima caldo durante il giorno, ma più fresco la sera. In particolare sarà buona la qualità delle uve aromatiche. In più se l’anno scorso abbiamo dovuto avere vendemmia anticipata per cause climatiche, quest’anno siamo tornati alla normalità. Insomma chi ha ben lavorato in vigna verrà quindi premiato. Sarà una buona annata per i vini d’annata, ma anche per i vini da tavola“. Sperando di evitare il rischio dei dazi cinesi sui vini europei.
(Luigi Torriani)