Continua la vendita ad aziende estere dei grandi marchi storici dell’agroalimentare italiano. L’ultima ad “emigrare” è la Pernigotti, lo storico marchio dolciario di Novi Ligure noto soprattutto per i gianduiotti e i torroncini, che con accordo siglato a luglio 2013 passa nelle mani del gruppo Toksoz di Istanbul.
La vendita a imprenditori stranieri delle grandi aziende agroalimentari italiane (qui un riassunto della storia di queste cessioni) è un fenomeno iniziato alla fine degli anni Ottanta e che ha avuto un’escalation dall’inizio della Crisi ad oggi, al punto che secondo la Coldiretti dall’inizio della Crisi (2008) ad oggi sono passati in mani straniere marchi storici dell’agroalimentare italiano per un fatturato di almeno 10 miliardi di euro”. Negli ultimi venticinque anni l’Italia ha perso: Invernizzi formaggi (1985 Kraft, poi Lactalis dal 2003), Buitoni pasta (passata nel 1988 alla Nestlé), Perugina dolci (1988, Nestlé), Italgel-Antica Gelateria del Corso (1993, Nestlé), Fattorie Scaldasole (1995, Heinz, poi Andros 2005), Stock (1995, Eckes A.G., poi Oaktree Capital Management), Sanpellegrino acqua e bevande (1998, Nestlé), Locatelli formaggi (1998 Nestlé, poi Lactalis), Peroni birra (2003, SABMiller), Olio Sasso (2005, gruppo spagnolo SOS), Olio Carapelli (2006, gruppo spagnolo SOS), Galbani (2006, Lactalis), Olio Bertolli (2008,Unilever, poi SOS), Orzo Bimbo (2008, Nutrition&Santè S.A. del gruppo Novartis), Rigamonti Salumificio Spa (2008, passata a dei brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb International), Italpizza (2008, Bakkavor Acquisitions Limited), Delverde Industrie Alimentari Spa (2009, Molinos Delplata Sl del gruppo argentino Molinos Rio de la Plata), Boschetti Alimentare (2010, Financière Lubersac, che detiene il 95%), Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa (2010, passa per il 27% alla francese Bongrain Europe Sas), Parmalat (2011, diventa della francese Lactalis), Gancia Spumanti (2011, va per il 70% al russo Rustam Tariko), Fiorucci Salumi (2011, va allla spagnola Campofrio Food Holding S.L.), Zucchero Eridania Italia Spa (2011, per il 49% va al gruppo francese Cristalalco Sas), Pelati AR – Antonino Russo (2012, nasce una nuova società, la “Princes Industrie Alimentari SrL”, controllata al 51% dalla Princes, controllata dalla giapponese Mitsubishi), Star (2012, passa al 75% agli spagnoli Gruppo Gallina Blanca), Eskigel gelati per la Gdo (2012, va ad inglesi con azioni in pegno di un pool di banche), Riso Scotti (2013, ceduto per il 25% alla spagnola Ebro Foods), Chianti Classico (2013, un imprenditore della farmaceutica di Hong Kong ha acquistato l’azienda agricola Casanova – La Ripintura, a Greve in Chianti, nel cuore della Docg del Gallo Nero, prima volta nella storia che una delle 600 aziende socie del Gallo Nero passa in mani orientali); Pasticceria Confetteria Cova proprietaria della società Cova Montenapoleone Srl, che gestisce la celebre pasticceria milanese (2013, acquisizione da parte della multinazionale del lusso Lvmh di una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale).
Ora, a luglio 2013, è la volta del gruppo Pernigotti, azienda leader (vendite intorno ai 75 milioni di euro) nei segmenti del cioccolato gianduia, del torrone e degli intermedi per gelato e pasticceria, che passa ai turchi di Oksoz, azienda con sede a Istanbul che opera nei settori alimentare, farmaceutico ed energetico, e che ha un fatturato annuo di circa 450 milioni di euro. Pernigotti, fondata nel 1868, era di proprietà della famiglia Averna (la stessa dell’Amaro Averna e Amaro Braulio), che ora ha ceduto al 100% Pernigotti a Oksoz.
Il rischio, in questi casi, è quello della delocalizzazione e della chiusura degli stabilimenti italiani (lo stabilimento Pernigotti di Novi Ligure ha 150 dipendenti). Ma dalla Turchia il gruppo Oksoz ha rassicurato tutti con questo comunicato stampa: “siamo fieri di aver acquisito Pernigotti, marchio ricco di storia e fascino che identifica nel mondo la gianduia ed il torrone italiano. Manterremo e potenzieremo l’attuale struttura, sviluppando l’attività in nuove e interessanti aree geografiche, sfruttando la forza del marchio Pernigotti. Introdurremo Pernigotti nel mercato turco cosi come in altri importanti paesi”. Mentre la famiglia Averna ha spiegato: “in tutti gli anni di lavoro svolti in Pernigotti abbiamo profuso un grande impegno nel miglioramento qualitativo dei prodotti, nel rinnovamento della gamma e nel potenziamento produttivo ed organizzativo. Negli ultimi mesi siamo stati oggetto di un forte interesse da parte dei principali operatori nazionali ed esteri; siamo lieti di affidare Pernigotti al gruppo Sanset della famiglia Toksöz, solido e determinato ad agire in ottica di continuità e sviluppo. Pernigotti, facendo leva sul notevole know-how acquisito e sulla complementarietà con Sanset, continuerà il processo di crescita intrapreso in Italia, in Turchia e negli altri mercati internazionali”.
(Luigi Torriani)