Non è certo un buon periodo per il settore ittico italiano. Ma la Crisi tocca soprattutto le vendite di pesce fresco. Tengono invece i comparti del pesce surgelato e conservato, e addirittura nel caso del tonno in scatola si registra un incremento delle vendite, con i consumi stabili e un export in forte crescita.
Abbiamo parlato più volte qui su Universofood dei problemi della filiera ittica italiana, le ultime volte a proposito del Fish dependence day 2013 (il Mediterraneo è sempre più povero di pesce e per il pesce l’Italia è sempre più dipendente dalle importazioni), delle denunce di Slow Food sul ‘pesce dopato’, e del crollo dei consumi di pesce nel primo trimestre del 2013. D’altronde (dati Coldiretti) negli ultimi trent’anni la flotta dei pescherecci in Italia ha perso il 35% delle imbarcazioni, per un totale di circa 18.000 posti di lavoro in meno.
Ma il crollo riguarda le vendite di pesce fresco, che scendono mediamente del 5,1% in quantità e del 15,9% in valore. Nello stesso periodo (primo trimestre 2013) le vendite di prodotti ittici surgelati, lavorati e conservati salgono dell’1,1% in quantità, con una lieve flessione in valore (-2,4%).
In questo contesto si inseriscono, a conferma di queste tendenze, i dati diffusi a giugno 2013 dall’ Ancit (Associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare) sull’andamento delle vendite di tonno in scatola nell’intero 2012. Il 96% delle famiglie italiane consuma regolarmente tonno in scatola, e le vendite di tonno in scatola sul mercato interno italiano sono a 141.000 tonnellate annue (circa 2,3 kg pro capite), per un valore di 1,1 miliardi di euro, un dato stabile rispetto aall’anno precedente. Nello stesso periodo le esportazioni di tonno in scatola italiano sono cresciute addirittura del 20%, toccando quota 17.945 tonnellate, mentre le esportazioni restano elevate (85.259 tonnellate) ma scendono – sia pure di misura (-2,6%) rispetto al 2011. L’Italia è ad oggi il secondo produttore europeo di tonno in scatola (con 66.500 tonnellate), dopo la Spagna, e si conferma tra i più importanti mercati per il consumo di questo prodotto, che tiene nelle vendite nonostante la Crisi, e ha anzi un andamento anticiclico. E da un anno, in difesa del vero tonno Made in Italy, è nato un consorzio, Mare Nostrum Tuna.
(Luigi Torriani)