È Marsala la Città Europea del Vino 2013. Un riconoscimento prestigioso indetto nel 2012 e assegnato da Recevin (Rete Europea delle Città del Vino), associazione internazionale di promozione del vino e dell’enoturismo che ogni anno premia una città dell’Unione Europea “con un forte e saldo legame alla vitivinicoltura e ubicata in zone garantite da una denominazione dei propri vini”.
Turismo e export sono le due voci che possono dare speranza per il futuro dell’Italia. Mentre l’export alimentare segna numeri da record, il turismo enogastronomico in Italia è in continua crescita, e supera ormai i 5 miliardi di fatturato annuo (dati Coldiretti). In particolare l’enoturismo – come mostra la recente indagine di Movimento Turismo Vino su Il volto dell’enoturista oggi – è e deve essere sempre di più un’opportunità su cui puntare per far fronte alla Crisi e valorizzare i territori. I vini italiani – non va dimenticato – sono i vini più bevuti nel mondo, e l’Italia è ad oggi il primo Paese produttore ed esportatore di vini.
In questo contesto è una grande occasione per Marsala (e per la Sicilia) il riconoscimento di Città Europea del Vino 2013. Recevin, la Rete Europea delle Città del Vino, avrebbe dovuto segliere per il 2013 una città italiana, e ha scelto Marsala, che ha superato la concorrenza del Comune di Barbaresco nelle Langhe (in rappresentanza del vino Barbaresco), e di Valdobbiadene, che rappresenta il territorio di produzione del Prosecco Superiore Docg. Lo scorso anno – il 2012, primo anno del concorso Città Europea del Vino – il riconoscimento è stato assegnato alla città portoghese di Palmela, mentre nel 2014 toccherà a una città spagnola, e nel 2015 a una città francese.
Il vino Marsala, creato dal mercante inglese John Woodhouse nel 1773, mescolando a vino della città di Marsala un po’ di acquavite, è prodotto in Sicilia dal 1832. Il primo produttore fu Vincenzo Florio, e le Cantine Florio sono a tutt’oggi presenti e funzionanti, accanto ad altre storiche cantine, come Pellegrino, Donna Fugata, Baglio Oro e Donna Franca.
Questo il commento del sindaco di Marsala Giulia Maria Adamo, che vede nel riconoscimento di Città Europea del Vino 2013 una prestigiosa vetrina europea e una grande opportunità di promozione del territorio: “sono molto soddisfatta per questo risultato e se è stato raggiunto è anche merito delle forze imprenditoriali della città che abbiamo voluto coinvolgere nel progetto. L’investitura di Marsala significa riconoscimento sia del suo storico legame con il vino – appena 2500 anni ! – che delle nostre produzioni, sempre più apprezzate nei mercati internazionali. Viene anche premiata la passione dei nostri viticoltori, il cui prezioso lavoro è fondamentale per la qualità dei vini bianchi, rossi e liquorosi che qui si imbottigliano. Ora, siamo pronti a realizzare il progetto di sviluppo che abbiamo presentato al Concorso e, proprio per raggiungere questo obiettivo, abbiamo già costituito un Comitato organizzatore. È tempo di attivarsi, confrontarsi con altre regioni vitivinicole europee perché siamo consapevole di avere requisiti e competenze per sostenere questo importante riconoscimento di capitale europea del vino”.
(Luigi Torriani)