Il Grana Padano è il prodotto Dop più venduto nel mondo. E dopo il dramma del terremoto emiliano, la filiera è ripartita fino al punto da concludere un 2012 da record, con una forte impennata nell’export e con i numeri di produzione più alti di sempre.
Il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna negli ultimi giorni di maggio del 2012 – oltre ai 27 morti, alle centinaia di feriti e alle migliaia di sfollati – ha determinato anche una situazione catastrofica dal punto di vista dell’impatto sul settore agroalimentare. I numeri forniti dalla Coldiretti parlavano in una prima stima di 200 milioni di danni, e in una seconda stima addirittura di 705 milioni di danni e 8000 posti di lavoro a rischio (soltanto per l’agroalimentare). Per la sola filiera del Grana Padano si parla di 70 milioni di danni e oltre 360.000 forme danneggiate (e ancora peggio è andata al Parmigiano Reggiano, con 150 milioni di danni e oltre 633.000 forme danneggiate perché cadute a terra a causa della rottura delle scalere, cioè delle scaffalature per la stagionatura).
Eppure, nonostante il terremoto, gli ultimi dati Istat segnalano un 2012 da record per il Grana Padano, che si conferma il prodotto Dop più consumato in Italia e nel mondo. Con il record di produzione di sempre (oltre 4 milioni e 700.000 forme prodotte), e con una tendenza dell’export che dovrebbe essere intorno al 7% in più rispetto al 2011, per un totale di circa 1 milione e 400.000 forme di Grana Padano esportate nel mondo nel corso del 2012. Numeri che confermano e potenziano sia la generale tendenza dell’agroalimentare italiano a un incremento delle esportazioni a fronte della riduzione dei consumi interni (il settore alimentare italiano è oggi praticamente tenuto in piedi dall’export), sia lo specifico successo crescente dei formaggi italiani sui mercati esteri (sia nel 2011, sia nel 2012). Resta però il problema dell’Italian Sounding, che vede il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano in cima alla classifica delle denominazioni italiane più copiate nel mondo (con il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall’Australia fino al Giappone, il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesao in tutto il Sud America, il Pamesello in Belgio, il Parmezan in Romania, …).
(Luigi Torriani)