Nel 2011 era arrivato il sorpasso nelle esportazioni di vino. Quest’anno l’Italia supera la Francia anche come produttore di vino e chiude il 2012 come primo produttore e primo esportatore di vini al mondo.
Il dato è generale e riguarda tutto il comparto agroalimentare e enogastronomico italiano: mentre letteralmente crollano i consumi interni (le famiglie italiane hanno diminuito il budget destinato alla spesa alimentare di 11 miliardi di euro tra il 2008 e il 2012, con un ulteriore calo dei consumi nel 2012, e il settore alimentare non è certo quello messo peggio…), nel frattempo le esportazioni continuano a crescere e ci salvano dalla disfatta.
Il comparto enologico non fa eccezione ed è anzi un caso emblematico di questa tendenza più generale. Mentre sul fronte del mercato interno il settore deve fare i conti con gli annosi problemi burocratici e legislativi del Sistema italiano e deve fare fronte a un calo impressionante dei consumi interni (le vendite di vino in Italia si sono dimezzate negli ultimi dieci anni), nel frattempo i grandi vini italiani volano sui mercati esteri.
Il 2011 era già stato un anno da record per le esportazioni di vino, con una crescita in valore del 13% rispetto al 2010 e con un fatturato che ha raggiunto la cifra di 4,4 miliardi di euro (mai in precedenza erano stati superati i 4 miliardi). Nel 2011 i vini italiani sono diventati i vini più bevuti nel mondo, superando di gran lunga la Francia nelle esportazioni (23 milioni di ettolitri contro 14 milioni). La Francia conservava tuttavia il primato nella produzione di vino (49,6 milioni di ettolitri contro i 42,2 milioni dell’Italia).
Il 2012 segna un’ulteriore crescita dell’Italia. Innanzitutto sul fronte delle esportazioni, che secondo le stime della Coldiretti risulterebbero superiori rispetto al 2011 segnando il nuovo record di 4,5 miliardi di euro (+8% rispetto al 2011, con numeri eccezionali per lo spumante). Inoltre l’Italia supera nel 2012 la Francia anche sul fronte della produzione (dati Coldiretti), diventando – oltre che il primo Paese esportatore – anche il primo Paese produttore di vino al mondo. L’ondata di caldo anomala dell’estate 2012 ha fatto crollare la produzione di vino (e la produzione agricola in generale) dovunque, con una vendemmia ai minimi storici (il che tra l’altro sta determinando un aumento dei prezzi: nel primo semestre del 2012 i prezzi medi di vendita del vino comune in Italia sono cresciuti del 7%, e già cibi e bevande costano in Italia il 6% in più della media Ue). Ma mentre in Francia la vendemmia è scesa del 19% (con punte del 26% per lo champagne) fermandosi a 40,5 milioni di ettolitri, in Italia il raccolto è sceso soltanto del 3% attestandosi sui 40,8 milioni di ettolitri, dunque – sia pure di misura – davanti alla Francia. Tra gli altri grandi produttori di vino crescono, ma restano lontani da Italia e Francia, gli Stati Uniti (20,6 milioni di ettolitri, +7% rispetto al 2011), cala l’Argentina (11,8 milioni di ettolitri, -24%), cresce l’Australia (11,6 milioni di ettolitri +4%) e cresce il Sud Africa (10 milioni di ettolitri, +4%).
(Luigi Torriani)