La rete dei Gas (Gruppi di acquisto solidali) nasce nel 1997 con il duplice scopo di far risparmiare i consumatori (da cui la formula del gruppo di acquisto) e di puntare su prodotti biologici e rispettosi dell’ambiente (donde l’uso dell’aggettivo “solidali”). Vediamo quali sono i punti di forza e le criticità del settore sulla base degli ultimi dati disponibili.
La Crisi economica epocale che stiamo vivendo sta determinando una serie di cambiamenti profondi nella spesa degli italiani, cambiamenti che emergono molto bene sia dalla recente indagine Fipe sull’andamento dei consumi alimentari in Italia tra il 2008 e il 2012 (cioè da quando è iniziata la Crisi ad oggi) sia dagli ultimi dati Coop Italia – Coldiretti sulla spesa alimentare nel 2012. Un primo dato, ovvio, è la contrazione dei consumi alimentari e l’aumento della tendenza ad acquistare il più possibile al risparmio: tra il 2008 e il 2012 le famiglie italiane hanno diminuito il budget destinato alla spesa alimentare di 11 miliardi di euro (al netto della dinamica dei prezzi), e il settore alimentare italiano è ormai praticamente tenuto in piedi dalle esportazioni. In questo contesto alcune situazioni sono facilmente intuibili, per esempio il crollo delle vendite di filetti e tagli pregiati di carne, le vendite al minimo storico di champagne e di caviale, e di contro la crescita anticiclica delle vendite di pastasciutta, il prodotto low cost per eccellenza del Made in Italy. Nel frattempo continuano a crescere i fatturati della Gdo e in particolare dei discount, che puntano tutto sul fattore prezzo ( al ribasso), mentre crollano i cosiddetti acquisti d’impulso e cresce il fenomeno della “spesa lunga”.
Ma c’è anche un altro rovescio della medaglia: l’aumento degli acquisti diretti dal produttore e la crescita dei Gas (Gruppi di acquisto solidali). Un fenomeno che sembra riassumibile in questi termini: risparmiare sì, ma non a scapito della qualità e eco-compatibilità del prodotto acquistato. Da qui il boom del biologico (che è in continua crescita anche nel 2012) e la diffusione dei gruppi di acquisto solidali: si compra all’interno di gruppi di acquisto per risparmiare ma si scelgono prodotti alimentari biologici e locali (anche se non si possono tacere i recenti scandali del biologico, dal maxisequestro di falsi prodotti biologici del dicembre 2011 alla questione della presenza di arsenico in alcuni cibi biologici fino alle denunce di Altroconsumo sul falso Bio).
Secondo gli ultimi dati Coldiretti / Censis sono 7 milioni gli italiani (condomini, vicini di casa, colleghi, parenti, amici) che nel 2012 hanno partecipato a Gruppi di acquisto solidali, di cui 2,7 milioni in modo regolare. Il che significa che il 18,6% degli italiani fa la spesa oggi, almeno in parte, attraverso la formula dei Gruppi di acquisto solidale. Numeri impressionanti che la Coldiretti in un comunicato stampa commenta e spiega in questi termini: “le modalità della spesa dai Gas sono varie. Accanto a forme più strutturate che dispongono di una vera e propria organizzazione, si contano decine di migliaia di iniziative spontanee che nascono e muoiono in continuazione nei palazzi, nei posti di lavoro, nei centri sportivi e ricreativi sulla base di semplici accordi verbali. In alcuni casi, ci si limita solamente al cosiddetto ‘carpooling della spesa’, con i partecipanti che di fronte al caro benzina si mettono in auto assieme per dividere i costi e andare a fare la spesa nei punti più convenienti. Ogni Gas ha inoltre propri criteri per selezionare i fornitori, individuare i modi di consegna, stabilire con il produttore un prezzo equo e scegliere cosa acquistare privilegiando la stagionalità, il biologico, il sostegno alle cooperative sociali, la riduzione degli imballaggi, le dimensioni del produttore o infine la vicinanza territoriale (chilometro zero). Le modalità di acquisto variano notevolmente e vanno dalla consegna a domicilio, alla prenotazione via internet fino ‘all’adozione’ in gruppo di interi animali o piante da frutto. Anche gli accordi del gruppo di acquisto con l’azienda sono differenti e possono prevedere la consegna settimanale del prodotto (ad esempio una cassetta di frutta e verdura di stagione) oppure la formulazione di specifici ordini per telefono o attraverso internet, ma anche tramite abbonamento con l’offerta di prodotti a scadenze fisse e pagamento anticipato. Le modalità maggiormente diffuse sono la distribuzione di cassette di ortofrutta a cadenza settimanale o bisettimanale e la vendita di pacchi di carne. Un crescente numero di gruppi di acquisto nasce in realtà con l’obiettivo di approvvigionarsi direttamente nei mercati, nelle botteghe o nei punti vendita degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi l’origine, la genuinità dei prodotti che si portano in tavola. Una rete che comprende 4.739 aziende agricole, 877 agriturismi, 1.105 mercati, 178 botteghe ai quali si aggiungono 131 ristoranti e 109 orti urbani, per un totale di quasi settemila punti vendita. Più in generale, si tratta di relazioni che nascono da esigenze di acquisto, dalla voglia di ritrovare un diverso, migliore equilibrio tra qualità e prezzo, ma che finiscono per andare molto oltre, perché esprimono valori più alti rispetto alla pur importante dimensione commerciale, valori che hanno un forte contenuto di socialità, di ripensamento di fatto del modello di organizzazione della produzione e della società”.
(Luigi Torriani)
ho una domanda, forse stupida, una trattoria puo’ rifornirsi tramite un GAS?
Buongiorno,
i Gas sono associazioni di privati cittadini che effettuano acquisti senza scopo di lucro, una formula quindi di per sé diversa dall’acquisto da parte di un ristorante o una trattoria.
Le consigliamo comunque di rivolgere la domanda a un commercialista