Torna la Biofera di Canzo (CO), la grande fiera del biologico con espositori da tutta Italia e con un giro di visitatori che è ormai oltre le diecimila presenze. L’edizione 2012 – la venticinquesima edizione della Biofera – va in scena a Canzo sabato 8 e domenica 9 settembre.
Quando è nata la Biofera – era il 1988 – il biologico era ancora un settore di nicchia dell’agricoltura italiana e europea. Venticinque anni dopo la situazione è completamente cambiata, e gli alimenti biologici sono ormai dei prodotti di largo consumo. Se nel 2000 l’agricoltura biologica rappresentava soltanto il 3% della superficie agricola utilizzata dell’Unione Europea, oggi è il settore più florido dell’agricoltura europea, con una crescita annua del 25% tra il 1993 e il 1998, e del 30% a partire dal 1998. Dall’entrata in vigore della prima normativa comunitaria sull’agricoltura biologica (1992) oltre diecimila aziende agricole italiane si sono convertite a questo sistema, e il biologico con andamento anticiclico cresce nelle vendite nonostante la crisi epocale che stiamo vivendo.
Il marchio biologico oggi è vincente (a differenza degli Ogm, che sono in crisi nera…). Talmente vincente da essere utilizzato anche per propagandare prodotti che di biologico non hanno nulla. A dicembre 2011 c’è stato lo scandalo delle 700.000 tonnellate di falso biologico italiano, mentre le denunce di Altroconsumo sulle bio-truffe sono ormai innumerevoli (e negli Stati Uniti hanno scoperto prodotti biologici contenenti arsenico). Da qui una serie di interventi legislativi per combattere le truffe e difendere chi produce il vero biologico, dall’obbligo del marchio europeo alla nuova normativa sui vini biologici fino ai premi assegnati da Legambiente ai migliori oli e vini biologici italiani.
Certamente biologici sono i prodotti in esposizione e in vendita nell’ambito della Biofera. Alimenti e bevande di assoluta qualità proposti da piccoli produttori agricoli che gli organizzatori invitano da tutta Italia variandoli di anno in anno. Quest’anno cento espositori biologici che proporranno: formaggi di malga (da Valsolda, Alpe Ravenola-Val Trompia, val Veddasca), di capra (da Conca di Crezzo, Malvicino-Alto Monferrato) e di mucca (Parmigiano Reggiano di Noceto); olio del Garda, e oli liguri, toscani, abruzzesi, umbri, lucani, calabresi, siciliani; salumi di Capra della Val Veddasca (Varese) e salumi e porchetta di Cinta Senese; vini piemontesi, veneti, toscani, abruzzesi, umbri, lucani, siciliani; grappe e amari del Monastero di Finalpia (Liguria), digestivi e amari del Monastero di Camaldoli (Toscana), acquavite di mirtillo; frutta e verdura, cereali, piantine e sementi, conserve, pane con pasta madre, torte dolci e salate, miele, aceto di pere, alghe, zafferano della Toscana e della Marche.
Inoltre: ristorazione con proposta tradizionale biologica e ristorazione con proposta vegana biologica; l’angolo del caffè e della cioccolata, crepes dolci e salate vegane, Raw Garden e Crudismo, degustazione di birre artigianali del Birrificio Lariano di Dolzago (Lecco), degustazione di thè verde biologico giapponese, pizze e piadine bio cotte nel forno a legna, Spazio benessere (Iridologia, Numerologia, Reiki, Riflessologia, Fiori di Bach, acque vibrazionali, oli essenziali, erbe officinali, tinture madri, creme e unguenti), animazione teatrale per bambini, incontri e conferenze sulla Natura e sulla cultura biologica, concerti di musica popolare e regionale, e presenza di espositori di oggetti artigianali (pentole, gioielli, abbigliamento, cesteria, giocattoli in legno, …) e di libri.
(Luigi Torriani)
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