L’export tiene in piedi il Made in Italy. Soprattutto per quanto riguarda i vini. Ormai il fatturato delle aziende vitivinicole italiane viene realizzato per oltre la metà sui mercati esteri. E cominciano a concretizzarsi le immense potenzialità del mercato cinese, dove le esportazioni di vino italiano sono cresciute esponenzialmente nel 2011 e continuano a crescere anche nel 2012.
A causa della continua contrazione dei consumi sul mercato interno (oltre che per il crollo drammatico dei prezzi all’origine, legato anche all’agropirateria) nel 2011 hanno chiuso i battenti 50.000 aziende aziende agricole, e ben 13.000 hanno chiuso nel solo primo trimestre del 2012. Se però guardassimo esclusivamente all’export dovremmo concluderne che l’agroalimentare tricolore sta vivendo un momento eccezionale, con una significativa crescita generale delle esportazioni e con numeri importanti per i formaggi e per i salumi.
I vini italiani, in questo contesto, non fanno eccezione. Mentre scende il consumo di vino sul mercato interno (e si discute, al momento invano, di liberalizzazione dei vigneti e di semplificazione burocratica), i nostri vini – sullo scenario internazionale – fanno incetta di premi, superano i vini francesi e segnano per il 2011 un export da record a 4,4 miliardi di euro (+ 13% in valore rispetto al 2010). Quasi un quarto di questo fatturato estero è ottenuto negli Stati Uniti, che peraltro sono forse l’unico Paese extraeuropeo che (almeno in parte…) difende il Made in Italy dalle contraffazioni (ben diversa è la situazione per esempio in Canada e in Argentina). Nel 2011 le esportazioni di vini italiani negli Stati Uniti sono peraltro ulteriormente aumentate in valore del 3%. La metà delle esportazioni di vino è diretta nell’Unione europea, con in testa la Germania seguita dalla Gran Bretagna, mercati di sbocco peraltro entrambi in crescita (rispettivamente: +11% e +16% nell’export di vini italiani). Il dato Istat generale per il primo trimestre 2012 segnala un 7% dell’export vinicolo italiano.
E continua a crescere l’enorme mercato cinese, un mercato che al momento vede al primo posto i vini francesi, ma con i vini italiani in forte recupero. Per lo spumante italiano si parlava l’anno scorso addirittura di un + 235%. In generale l’esportazione di vini italiani in Cina ha segnato nel 2011 un + 63% rispetto al 2010, raggiungendo la cifra record di 67 milioni di euro. Nel primo trimestre 2012 si registra un’ulteriore crescita in valore del 32% nell’export vitivinicolo tricolore in Cina.
(Luigi Torriani)