Il disegno di legge sull’etichettatura è stato approvato definitivamente dalla Camera dei Deputati! Noi di Universofood avevamo da sempre seguito con attenzione il suo iter legislativo (per chi non si ricordasse, guardate qui e qui) e ora possiamo informarvi con soddisfazione che i provvedimenti hanno passato il traguardo finale.
Queste nuove regole sono state fortemente volute dalla maggior parte degli operatori dei settori interessati per rilanciare la competitività nel campo agroalimentare e soprattutto per definire norme chiare a tutela dei consumatori, nonché del Made in Italy.
Il cuore del provvedimento è l’articolo 4, che finalmente rende obbligatorio riportare nell’etichetta anche l’indicazione del luogo di origine o di provenienza dei prodotti agroalimentari. Grazie alla nuova disciplina introdotta, infatti, sarà possibile fornire informazioni chiare e precise ai consumatori sulla provenienza degli alimenti che si comprano e mangiano quotidianamente. I consumatori italiani potranno così essere sicuri di acquistare prodotti Made in Italy, senza possibilità di confusione dovuta ad etichette ingannevoli, contribuendo così anche a valorizzare le produzioni tradizionali di cui è ricco il nostro Paese. Ad integrazione dell’obbligo di etichettatura, inoltre, l’articolo 5 prevede che l’omissione delle informazioni relative al luogo di origine o di provenienza dei prodotti alimentari costituisca pratica commerciale ingannevole ai sensi del codice del consumo.
Altro punto cardine del provvedimento è la tracciabilità dei prodotti agroalimentari e la definizione di nuove sanzioni per garantire il loro rispetto. Oltre alle disposizioni sull’etichettatura sopra ricordate, infatti, all’articolo 2 il ddl contiene sanzioni relative alla violazione delle norme che limitano l’utilizzo di latte in polvere, raddoppiando tali sanzioni qualora la violazione riguardi prodotti DOP, IGP o riconosciuti come specialità tradizionali garantite (STG). Rilevanti anche le nuove sanzioni in materia di sementi e di oli (articolo 3), la normativa relativa alla rilevazione della produzione giornaliera di latte di bufala (articolo 7) e l’istituzione del “Sistema di qualità nazionale di produzione integrata” dei prodotti agroalimentari (articolo 2, commi 3-9). Il “Sistema di qualità nazionale di produzione integrata” è volto a garantire una qualità superiore del prodotto agroalimentare finale, contraddistinto da un basso uso di sostanze chimiche, controllato da organismi terzi accreditati e identificato con uno specifico logo, al quale i produttori potranno aderire su base volontaria. L’adesione al Sistema è quindi aperta a tutti gli operatori che si impegnino ad applicare la disciplina di produzione integrata e si sottopongano ai relativi controlli.
Il provvedimento, infine, contiene importanti norme per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare, tra cui l’estensione all’intero territorio nazionale delle disposizioni che promuovono la stipula di contratti di filiera e di distretto (articolo 1), la cui operatività è attualmente limitata alle aree sottoutilizzate.
Una legge del genere non poteva che essere accolta con favore da Coldiretti, Confagricoltura e Cia.
Riassumono bene la soddisfazione di tutti le parole del Ministro dell’Agricoltura Galan: “Finalmente l’obbligo di riportare nell’etichetta anche l’indicazione del luogo di origine o di provenienza dei prodotti agroalimentari è legge. Questo importante passo verso la completa e chiara informazione dei consumatori sui prodotti che comprano e consumano spero possa essere un deciso segnale all’Europa in direzione della vera tracciabilità dei prodotti alimentari. Da oggi gli italiani potranno comprare prodotti ancora più sicuri, perché sapranno sempre da dove provengono. E’ finita l’era del falso Made in Italy agroalimentare che danneggia i nostri prodotti tipici e tradizionali. Mi auguro che l’Europa prenda atto della necessita’ di tutelare i consumatori con informazioni chiare e trasparenti”.
(Da www.italiaatavola.net)