Nel prossimo futuro, nuove norme riguardo l’etichettatura dei beni alimentari.
La Commissione agricoltura della Camera ha approvato infatti il testo del disegno di legge sulla competitività del settore agroalimentare, che contiene al suo interno le disposizioni relative all’etichettatura dei prodotti alimentari. Il testo licenziato verrà discusso in aula a partire da domani martedì 28 settembre.
Ma cosa prevede in concreto il disegno di legge?
All’articolo 6, si recita: «Al fine di assicurare ai consumatori una completa e corretta informazione sulle caratteristiche dei prodotti alimentari commercializzati, trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati, nonché al fine di rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari, è obbligatorio, nei limiti e secondo le procedure di cui al presente articolo, riportare nell’etichettatura di tali prodotti, oltre alle indicazioni di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e successive modificazioni, l’indicazione del luogo di origine o di provenienza e, in conformità alla normativa comunitaria, dell’eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di organismi geneticamente modificati (Ogm) in qualunque fase della catena alimentare, dal luogo di produzione iniziale fino al consumo finale».
«Per i prodotti alimentari non trasformati, l’indicazione del luogo di origine o di provenienza riguarda – recita il secondo comma – il Paese di produzione dei prodotti. Per i prodotti alimentari trasformati, l’indicazione riguarda il luogo in cui è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione e allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata nella preparazione o nella produzione dei prodotti».
Le nuove norme sull’etichettatura riguarderanno, di conseguenza, anche la controversa presenza, negli alimenti, di OGM.
Il terzo e il quarto comma stabiliscono invece che la definizione delle modalità per l’indicazione obbligatoria e l’individuazione delle filiere agroalimentari e dei prodotti alimentari soggetti all’obbligo dell’indicazione avvengono attraverso decreti interministeriali del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali e del ministro dello Sviluppo economico».
Commenta così il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan: “La notte scorsa finalmente si è fatta luce, se non altro in Commissione agricoltura della Camera, per quanto riguarda l’etichettatura sull’origine dei prodotti alimentari. In realtà, il percorso legislativo che porterà all’approvazione della legge sull’etichettatura non è ancora terminato, ma, grazie all’impegno dimostrato sia dalle forze di maggioranza che di opposizione, ritengo di poter essere finalmente ottimista. Di fatto, la Commissione agricoltura della Camera ha deciso ‘di assicurare ai consumatori una completa e corretta informazione sulle caratteristiche dei prodotti alimentari commercializzati, trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati, nonché di rafforzare la prevenzione e la repressione delle frodi alimentari. Queste parole costituiscono il senso vero di una iniziativa culturale, politica e legislativa che in Senato era stata già approvata all’unanimità. Pertanto, il criterio adottato rende evidente l’intenzione di valorizzare la componente della produzione agricola, all’interno della filiera agroalimentare e nella comunicazione alimentare. E’ chiaro che non appena il disegno di legge verrà definitivamente approvato, tutto ciò avrà valore e rilevanza in sede nazionale, ma ciò che l’Italia si attende è che tale norma diventi scelta condivisa anche in sede europea. Ed è in quella sede che continuerò a farmi interprete di quanto ieri è stato approvato presso la Camera dei deputati”.
(Da www.aiol.it)